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Data di pubblicazione:05/09/2006
Fonte:La Stampa edizione di Vercelli
Titolo dell’articolo:Novara-Varallo
Testo dell’articolo:Sulla Novara-Varallo correrà il «tram-treno», che viaggia già in Germania, e nei progetti dell’assessore regionale ai trasporti Daniele Borioli c’è la possibilità di rilanciare la linea e usare il mezzo come «treno della neve» per l’alta Valsesia, e «treno religoso» per i pellegrinaggi al Sacro Monte di Varallo. Ieri Borioli ha osservato a Kassel il tram-treno «Regio-Citadis». Si tratta di una rete di tram-treno di oltre 120 chilometri, che funziona combinando linee tranviarie urbane esistenti a ferrovie (suburbane e merci) per il collegamento con gli agglomerati dell’hinterland. All’uscita dallo stabilimento, Borioli ha commentato: «Ho visto soluzioni interessanti per connettere trasporti regionali e linee locali, e zone con utenza limitata. Questo tipo di trasporto potrebbe essere adottato in Piemonte, su linee che hanno particolari caratteristiche di utenza. Queste soluzioni dovranno essere adattate alle esigenze del territorio. Penso alla Pinerolo-Torre Pellice e la Novara-Varallo». Il modello dei tram-treno, aggiunge l’assessore regionale, si può applicare su due direzioni: su linee suburbane quasi metropolitane (come Pinerolo) e su linee deboli che le Ferrovie dello Stato tendono a considerare «rami secchi», il caso della Novara-Varallo. «Questa modalità di gestione - sottolinea Borioli - consentirebbe di avere un servizio più flessibile, confortevole e economicamente vantaggioso, oltre che funzionale». I treni in funzione a Kassel sono prodotti da Alstom, sono tutti di nuova generazione e possono viaggiare sia su binario che sulle rotaie del tram. «Ora - ha concluso Borioli - lavoreremo per avviare gli studi di fattibilità: non servono nuove infrastrutture, ma si può usare il tessuto esistente. L’obiettivo resta quello di migliorare l’accessibilità e la qualità del servizio offerto a chi quotidianamente usa i mezzi pubblici per andare a scuola o a lavorare». Per la Novara-Varallo, il tram-treno potrà essere utilizzato, oltre che per il normale servizio, anche per due funzioni che l’assessore regionale ha anticipato in un incontro a Ghemme: una navetta che da Novara porterà gli sciatori ai centri dell’alta Valsesia ed un servizio per incrementare il «turismo religioso» che ha nel Sacro Monte di Varallo una delle mete più note.


Riportiamo di seguito un interessante intervento di Enzo Porcu sul tema, pubblicato sul newsgroup ItaliaTransit, che si occupa di trasporti.

L’idea di un tram-treno sulla Pinerolo-Torre Pellice non è nuova, se ne parla da una decina d’anni. In passato si era anche fatta un’ipotesi di cessione di alcune vetture serie 7000 di Torino (notoriamente sgradite alla GTT ex-ATM) per essere adibite, dopo le opportune trasformazioni, a tale servizio. Una relazione sull’argomento venne presentata al convegno “Il tram e la città” tenutosi a Torino nel gennaio 2002 (di cui sono stato anch’io relatore per quanto concerne le tranvie interurbane di Milano). Motivo principale dell’ipotesi di tram-treno era la possibilità di eliminare il regresso della stazione di Pinerolo facendo uscire i tram direttamente nella piazza per riprendere la sede ferroviaria poco oltre. Al contempo si eliminava il passaggio a livello molto contestato dai residenti... Se non sbaglio però a suo tempo si ipotizzava una rottura di carico a Pinerolo con i treni per Torino, ossia non si ipotizzava di gestire l’intera Torino-Pinerolo-Torre Pellice con tram-treni. Perciò ne derivava una penalizzazione per l’utenza senza apprezzabili benefici.

Per quanto riguarda la Novara-Varallo, l’ipotesi di tram-treno mi pare a prima vista azzardata, sia perchè non mi sembra ci siano possibili varianti o estensioni di tipo tranviario che possano giustificare l’intervento, sia perchè trattasi di linea non elettrificata. Se l’obiettivo è risparmiare nei costi del personale, allora si tratterebbe di trasformare la Vignale-Varallo in tranvia, sostituendo le automotrici ferroviarie con automotrici tranviarie e introducendo un nuovo regolamento di esercizio per tranvie extraurbane a binario unico che consenta l’agente unico. La questione del tram-treno nasce dal fatto che fra Vignale e Novara l’esercizio non può essere tranviario ma ferroviario, essendo l’infrastruttura promiscua a più linee ferroviarie. Quanto all’eventualità che a Novara il tram-treno possa proseguire per un eventuale servizio urbano, si tratta di ipotesi tutta da verificare, col grosso handicap della trazione non elettrica molto azzardata per un servizio urbano, a meno di non ricorrere ad automotrici tranviarie bimodali (il solo caso oggi esistente al mondo è quello del Duo-Combino Siemens di Nordhausen, a scartamento ridotto, che circola a trazione elettrica in città e diesel-elettrica sulla HSB).

Il caso di Kassel sarebbe paragonabile al caso della Torre Pellice qualora si ipotizzasse di far partire il tram-treno da Torino, mentre non è per nulla confrontabile al caso della Varallo: a Kassel si trattava di rendere interoperabile un sistema ferroviario preesistente con un sistema tranviario urbano preesistente, riducendo le rotture di carico per l’utenza (migliorando la qualità e quindi acquisendo nuova utenza) e al contempo risparmiare nella gestione (il caso di Kassel è molto simile a quello di Karlsruhe).

Saluti, Enzo Porcu

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