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Data di pubblicazione:06/09/2006
Fonte:Gazzetta d'Alba
Titolo dell’articolo:Trenitalia penalizza Alba: il viaggio per Torino crea maggiori difficoltà ai langaroli rispetto alle altre città cuneesi
Testo dell’articolo:Uno dei nuovi treni Minuetto, in partenza da AlbaIl tavolo tecnico sui trasporti ferroviari si è riunito a Cuneo, per la prima volta, giovedì 31 agosto. «Sono state poste le basi per la creazione di una piattaforma comune da cui partire per discutere nuovi orari ferroviari che rispondano alle reali esigenze dei viaggiatori», commenta l’assessore provinciale ai trasporti, Ambrogio Invernizzi.

Le prime a essere analizzate sono state le richieste presentate dai Comitati dei pendolari: Alba e Bra chiedono di tornare, come nel 2005, a coincidenze di 5 minuti per Cavallermaggiore; inoltre i pendolari langaroli hanno proposto la strutturazione degli orari ferroviari con un servizio di base, cioè treni ogni ora su tutte le linee, integrando tra loro treni più veloci a treni locali con più fermate e una serie di rinforzi negli orari critici per i pendolari. Si tratta, in sostanza, di un ritorno al 2001.

«L’incontro», commenta il consigliere regionale Mariano Rabino, che ha proposto l’istituzione del tavolo tecnico. «ha visto gli interessati alle problematiche del trasporto ferroviario dialogare nell’ottica di una collaborazione volta a ridurre, se non proprio risolvere del tutto, i problemi degli utenti».

«Oggi non si possono avanzare delle richieste di modifiche radicali degli orari o di investimenti sostanziosi perché sappiamo che i fondi non ci sono», continua Rabino, «ma, facendo “di necessità virtù” è possibile chiedere a Trenitalia di ridistribuire agi e disagi tra tutti gli utenti dei treni».


La situazione odierna, riassunta nella tabella sopra, vede Alba penalizzata rispetto agli altri centri della Granda. Da Alba, passando per Bra, sono 14 i collegamenti giornalieri con Torino. Da centri quali Fossano e Savigliano i treni per il capoluogo sabaudo sono 37, più del doppio. Anche i tempi di percorrenza vedono Alba svantaggiata, complice la necessità di uno o due cambi. Il paragone con Fossano calza a pennello: la distanza su rotaia da percorrere verso Torino è simile ma, orari alla mano, il più lento dei treni che parte dalla città degli Acaja impiega tre minuti in meno del più veloce convoglio che percorre la tratta Alba-Bra-Torino.

«Alla luce di questi dati non posso essere d’accordo con quanto dichiarato nelle passate settimane dal collega consigliere regionale Alberto Cirio, che accusa la Regione di voler scatenare una guerra tra poveri con la richiesta di compensare i disagi. Se poi si analizza la situazione economica in cui sono costrette a operare Trenitalia e Rfi oppure il materiale di cui dispongono attualmente, si capisce che le richieste da rivolgere loro devono essere realistiche. La Regione, ancora una volta, ha messo al centro dell’attenzione i pendolari. Non ci sarà quindi nessuna guerra tra poveri, solamente una più equa distribuzione di vantaggi e svantaggi. Tutto il resto è solamente sterile propaganda politica. Voglio ricordare che la Regione ha stipulato un nuovo contratto di servizio con Trenitalia con condizioni molto rigide a tutela degli utenti come il bonus sino al 30% del costo dell’abbonamento se i treni non sono puntuali, rimborso immediato se si perde una coincidenza a causa di un ritardo, utilizzo di treni di categoria superiore in caso di soppressione o ritardi».

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