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Data di pubblicazione:12/09/2006
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:«Piattaforma logistica»: non sono bastati 6 anni per decidere dove farla. Trinità e Magliano Alpi hanno rifiutato ma è pronta Fossano ad accoglierla
Testo dell’articolo:Entro metà ottobre una Commissione lavorerà a un progetto di fattibilità per la piattaforma logistica. Avrà tempo 60 giorni per presentare i risultati. Ne faranno parte 10 persone, più 3 esperti, di cui uno proveniente dal mondo ambientalista. I 10 componenti rappresenteranno: Stato (se il ministero delle Infrastrutture aderirà), Regione, Provincia, Comuni, Camera di commercio, sindacati e Fondazioni bancarie. A questi si aggiungeranno 2 esponenti delle categorie produttive e uno del mondo dell’impresa. Il punto sugli obiettivi raggiunti verrà fatto l’11 dicembre, quando si riunirà nuovamente l’assemblea degli enti interessati alla realizzazione del progetto. L’intenzione di costruire una piattaforma logistica in provincia di Cuneo risale al 2000. Il principale punto di riferimento è un documento ricavato da un’inchiesta della Camera di Commercio. Secondo lo studio, circa 70 imprese private hanno dato disponibilità di adesione all’iniziativa. Intanto, mentre la provincia di Cuneo discute - soprattutto sulla collocazione dell’interporto - da 6 anni, la realizzazione di un’altra grande piattaforma logistica nelle vicinanze, ad Alessandria, è già iniziata.

FOSSANO - La piattaforma logistica se mai esisterà verrà costruita a Fossano. Sembra questo l’unico punto fermo nel lungo e complesso iter per la realizzazione di un interporto, uno scalo per le merci che partiranno, arriveranno e passeranno attraverso la provincia di Cuneo. Ieri, in Provincia, ne hanno discusso politici, associazioni di categoria, sindacati, tecnici del settore e ambientalisti. Tra i presenti, oltre al presidente della provincia, Raffaele Costa e a quello di Confcommercio, Ferruccio Dardanello, c’erano l’assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli e i parlamentari Bruno Mellano, Guido Crosetto e Giuseppe Menardi. Risultato del confronto: a sei anni da quando si iniziò a puntare sulla costruzione di un interporto a servizio del Piemonte sud, si riparte da capo. L’assemblea di ieri ha dato mandato ad una Commissione per decidere che cosa si vorrà costruire e dove. Dal confronto sono emerse indicazioni di massima, ma la decisione finale spetterà alla Provincia. I tempi di lavoro della Commissione - erede del Comitato promotore - sono definiti, a dimostrazione che c’è la volontà di andare avanti. Raffaele Costa: "«Tenuto conto che la zona di Trinità e Magliano Alpi è contraria all’insediamento probabilmente l’area di insediamento sarà il Fossanese. La condizione essenziale è l’esistenza di una rete di collegamento stradale e ferroviaria che funzioni». «Tra tutti gli interventi - ha aggiunto il presidente della Provincia - ho apprezzato l’appoggio dell’assessore regionale. Ci ha assicurato che la piattaforma potrà essere complementare a quella di Alessandria». Voce fuori dal coro il parlamentare della Rosa nel pugno, Bruno Mellano: «Mi sembra chiara l’intenzione di tutti a mettere da parte le velleità di costruire un interporto di 4 milioni di metri quadrati, di cui si parlava all’inizio del progetto, ripiegando su dimensioni più realistiche di centinaia di metri quadrati. Al momento non sono favorevole nè contrario. Trovo assurdo che si inizi un confronto quando non si ha ancora chiaro che cosa fare». Il sindaco di Fossano, Francesco Balocco: «Dobbiamo coordinarci con le altre piattaforme di Piemonte e Liguria. I tre obiettivi devono essere: creazione una rete, gerarchizzazione degli interporti e specializzazione».

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