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Data di pubblicazione:13/09/2006
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Treni, l’orario va in Consiglio provinciale: domani il via libera dalla Giunta alle modifiche chieste dai pendolari
Testo dell’articolo:Dai binari al «palazzo». Si trasferisce sui tavoli della politica la discussione sull’orario del treno avviata due settimane fa in Provincia dall’assessore ai Trasporti Ambrogio Invernizzi. Una trattativa lunga e difficile, fra Regione, Trenitalia, Rfi, sindacati, comitati di pendolari. Che, soprattutto grazie alle richieste «ragionate» di questi ultimi, potrebbe portare a risultati finora insperati. Forse, anche già dalle prossime tabelle invernali. L’obiettivo, condiviso dai viaggiatori di Bra-Alba, della Cuneo-Saluzzo-Savigliano, dagli abbonati di Racconigi, della Torino-Savona e della Val Vermenagna, è di ottenere miglioramenti «minimi» del servizio in tempi rapidi. Del riassetto delle linee si riparlerà nelle prossime settimane. Adesso, meglio poco e subito. Così si è raggiunta un’intesa su alcune ipotesi di modifica ritenute urgenti ma «possibili». Infatti, non richiederebbero l’aggiunta di ulteriori convogli: il comitato della Torino-Savona «spinge», ad esempio, la sostituzione della fermata di Moncalieri per le partenze 10189, 10191 e 10193 che verrebbe assegnata ai treni 4453-4455-4459. Anche la corsa 10191 potrebbe rinunciare alle soste a Racconigi e Cavallermaggiore istituendo al loro posto una navetta in servizio tra Carmagnola e Fossano. Sollecitate, infine (e la domanda si fa sempre più pressante da parte di chi utilizza il trasporto pubblico) coincidenze più comode da Torino alle Langhe (adesso, «saltano» per pochi minuti e per prendere il convoglio successivo occorre attendere anche mezzora). Disagi ai quali tenterà di porre un freno la politica. Tra domani e lunedì, l’agenda «dei treni» prevede incontri incrociati fra gli amministratori locali. Domani, sarà la volta della Giunta provinciale che, fra gli altri punti all’ordine del giorno, dovrebbe approvare il nuovo piano di modifica dell’orario «a misura di pendolari». Poi, se il presidente Costa darà il via libera, la questione potrebbe approdare in Consiglio già lunedì per il «sì» di tutte le forze di entrambi gli schieramenti. Quel giorno, si farà tardi a parlare dei guai delle ferrovie: in serata, alle 19, è infatti convocata la riunione dei consiglieri regionali di maggioranza e opposizione eletti nella Granda chiamati a rapporto da Invernizzi per dare manforte alle esigenze espresse dai viaggiatori. «Se a Cuneo tutti i politici sottoscriveranno la proposta - dice l’assessore Invernizzi -, Torino per la prima volta dovrà fare i conti con un piano condiviso dal territorio». La palla passerebbe quindi alla Regione che, verificata la compatibilità delle variazioni rispetto alle altre tratte e sentita anche l’Agenzia della mobilità metropolitana, dovrà valutare le concessioni da fare. Di queste (compresa, probabilmente, l’idea di tagliare fermate nel Torinese) si parlerà in sede di conferenza di quadrante ferroviario. «E non è finita - prosegue Invernizzi -, in Provincia andremo avanti a incontrare pendolari e Fs per ottenere miglioramenti anche sulle tabelle definitive che dovranno essere pronte entro marzo 2007. Il confronto proseguirà con gli utenti che hanno avanzato richieste ragionevoli. Ma ora tocca alla politica fare la propria parte». Per fare breccia in Regione serve una proposta «tecnicamente sostenibile. Spiega l’assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli: «Il problema delle linee cuneesi riguarda i collegamenti con Torino, che vanno velocizzati. Un’esigenza che andrà misurata sulla base di una proposta concreta. Confermo quanto detto a Cuneo: la Regione è disponibile ad accompagnare un progetto che distribuisca equamente vantaggi e disagi. Se Cuneo riuscirà ad avanzare un piano condiviso tutto sarà più semplice. Altrimenti, dovremo comunque decidere, e cercheremo una soluzione equilibrata».

Si discute di orari, ma i treni continuano a registrare ritardi. Ieri all’alba, il treno veloce che da Cuneo era diretto a Porta Nuova (il Regionale 10210) per un guasto si è fermato a Savigliano alle 7,30. L’incidente ha mandato in tilt i convogli successivi: il Regionale 10176 da Savona è arrivato a Torino in ritardo di 37 minuti alle 8,52; il Regionale 10214 da Limone al capolinea è finito fuori orario di quasi mezz’ora (24 minuti, alle 8,59). Guai anche per la corsa 10180 da Savona che ha raggiunto la destinazione nel capoluogo regionale 17 minuti dopo il previsto, alle 9,17. Nei giorni scorsi, altri problemi si erano verificati sulla tratta Cavallermaggiore-Bra-Alba con la soppressione, probabilmente per un vettore in panne, di quasi la metà dei treni.

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