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Data di pubblicazione:27/09/2006
Fonte:La Stampa edizione di Novara
Titolo dell’articolo:Novara: «Treno-pattumiera, intervenga l’Asl»
Testo dell’articolo:Il comitato dei pendolari della Novara-Milano insorge contro la sporcizia all’interno dei vagoni e chiede l’intervento dell’Asl. La richiesta è stata avanzata ufficialmente in una lettera, che il comitato ha inviato anche a Trenitalia, dove vengono lamentati i problemi della linea, che si sono nuovamente aggravati. I pendolari chiedono al più presto «un incontro in cui nuovamente discutere dei preoccupanti ritardi degli ultimi giorni e delle spaventose condizioni igieniche di alcuni dei nostri treni, che meriterebbero una ispezione da parte dell’Asl». I pendolari denunciano che troppi vagoni sono sporchi, ingombri di cartacce e rifiuti, che non vengono rimossi con sufficiente tempestività. Al centro delle proteste anche i ritardi, che sono tornati a farsi sentire in modo preoccupante; del resto, anche nell’ultima rilevazione per il bonus, che fa riferimento al mese di aprile, ancora una volta la Novara-Milano ha superato la soglia massima dell’indice di affidabilità, con il 5,87 per cento, una percentuale che fa riferimento sia ai ritardi che ai convogli soppressi. Pendolari scontenti infine anche per la mancata accoglienza da parte di Trenitalia di ua richiesta che fa riferimento soprattutto agli utenti di Trecate che, ogni giorno, su questa linea sono quasi un migliaio. Il comitato aveva chiesto che venisse ripristinato il treno in partenza alle 18,02 da Milano Porta Garibaldi (che fermava a Trecate) oppure venisse introdotto un altro convoglio in partenza da Milano verso le 18, per evitare il sovraffollamento dei treni in quell’ora, la più affollata della giornata. Le Ferrovie hanno risposto con lo spostamento del treno regionale R10820, spostando la partenza da Milano dalle 17,40 alle 17,50, e che ferma però solo a Magenta e Novara. Una soluzione che non soddisfa assolutamente i pendolari, perchè Magenta è già la stazione meglio servita della linea: «Che non fosse possibile avere un treno alle 18 - scrive il comitato - lo avevamo capito, resta il fatto che almeno si poteva prendere in considerazione l’opportunità di favorire per una volta i pendolari delle stazioni minori».

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