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Data di pubblicazione:04/10/2006
Fonte:La Stampa edizione di Aosta
Titolo dell’articolo:Scarafaggi sul treno dei pendolari. Nel mirino le condizioni igienico-sanitarie della linea Torino-Ivrea-Aosta
Testo dell’articolo:Non c’è pace per la linea ferroviaria Torino-Ivrea-Aosta. Dopo le lamentele per i ritardi e per i disagi che devono sopportare chi utilizza le carrozze, ad aggravare la situazione c’è l’ennesimo esempio di carenza di pulizia. Su uno dei convogli che ogni giorno attraversano la linea, l’altro ieri, sono stati trovati scarafaggi ed è subito montata la protesta dei pendolari. Si lamentano gli esponenti del Comitato che dal ’94 seguono le sorti della tratta ferroviaria: «I disagi ormai non si contano più. Dalle promesse mai mantenute per il potenziamento della linea ai ritardi continui che ormai sono diventati cronici; dai treni soppressi all’improvviso alla scarsa igiene nei vagoni: la situazione si è fatta davvero insopportabile, anche perché abbiamo il diritto, pagando biglietto e abbonamento, di viaggiare almeno su convogli puliti». Il caso è finito dritto in consiglio regionale e, nei prossimi giorni, la questione verrà affrontata. A sollevare l’ennesimo polverone in Regione sulla tratta gestita da Trenitalia è il consigliere Sdi, Luigi Ricca. È il 2 ottobre quando su alcuni vagoni del treno in partenza alle 7,42 da Ivrea e diretto a Torino scoppia la protesta. Ci sono molti pendolari diretti nel capoluogo piemontese per lavoro, qualcuno di loro si trova di fronte l’amara sorpresa. Alcune carrozze sono in condizioni igieniche disastrose: «Superiori ad ogni limite tollerabile», si lamenta Ricca, uno dei pendolari che, l’altro ieri, era sul treno incriminato. Non solo: ad aggravare la situazione, oltre alla scarsa pulizia, c’era pure la presenza di scarafaggi. È un ulteriore problema che va ad aggiungersi ai tanti già segnalati sino ad oggi. Spiega Ricca: «Nei mesi scorsi sono già stato autore di interrogazioni relative ai numerosi ritardi vergognosi che interessano la tratta. Ora, purtroppo, mi vedo costretto ad intervenire su argomenti ancora più sgradevoli: le condizioni igienico sanitarie delle carrozze». La vicenda del 2 ottobre, con un treno sovfraffollato e sporco, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non solo: il capotreno avrebbe aperto le carrozze solamente per permettere ai passeggeri rimasti in piedi di non essere del tutto stipati nei vagoni. E gli stessi pendolari avrebbero richiesto l’intervento della polizia ferroviaria pronti a presentare denuncia. «Di fronte a tutto questo - conclude Ricca - non si può restare indifferenti. Ne va del rispetto degli utenti che regolarmente pagano il biglietto o l’abbonamento». Ed è per questo motivo che il caso finirà in consiglio regionale e verrà chiesta la presenza, sui treni, di un ispettore. Anche per capire se e in che modo la Regione nei mesi passati ha tentato di far luce su altri spiacevoli episodi. Il caso degli scarafaggi è solo l’ultimo (anche se grave) dei problemi che affliggono la tratta ferroviaria. Una linea su cui c’erano molte speranze di potenziamento e che invece continua a presentare una serie innumerevole di problemi e disagi.

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