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Data di pubblicazione:13/10/2006
Fonte:La Stampa edizione di Aosta
Titolo dell’articolo:Il ministro promette «Rifaremo la ferrovia Chivasso-Aosta»
Testo dell’articolo:AOSTA - Torna d’attualità, ancora una volta, il problema dell’ammodernamento e dell’elettrificazione della linea ferroviaria Torino-Aosta. Aperta nel 1886, la tratta non è andata al passo con i tempi e i disagi, soprattutto sotto forma di ritardi, sono sempre stati pesanti soprattutto per chi, negli anni, ha dovuto utilizzare il treno per motivi di studio oppure di lavoro. Sulla questione ferrovia il senatore Carlo Perrin e il deputato Roberto Nicco hanno incontrato Alessandro Bianchi, ministro dei Trasporti. «L’ammodernamento della linea ferroviaria che collega la Valle d’Aosta alla rete nazionale e internazionale - dice l’onorevole Nicco - è uno dei punti fondamentali dell’accordo siglato tra i parlamentari valdostani e Romano Prodi per il sostegno del governo. Avevamo già ricordato al ministro la situazione di continui disservizi e di grave carenza strutturale della nostra linea ferroviaria e abbiamo avuto la soddisfazione di vedere il ministro Bianchi assumere l’impegno a sollecitare i nuovi vertici di Ferrovie dello Stato a dare concreta attuazione agli interventi previsti dallo studio di fattibilità per l’adeguamento e il miglioramento della linea, utilizzando fino dalla Finanziaria 2007 i fondi conferiti a Ferrovie dello Stato».
La Finanziaria 2007 prevede, come stanziamenti per Ferrovie dello Stato nel periodo 2007-2008, risorse per complessivi 2 miliardi di euro. «Come parlamentari valdostani stiamo lavorando perché queste risorse vengano ancora aumentate e ci siano le garanzie per la concretizzazione dello studio di fattibilità predisposto a maggio di quest’anno dal Politecnico di Torino».
Per l’ammodernamento e l’elettrificazione della tratta Chivasso-Aosta, lo studio indica una spesa di 886 milioni di euro, di cui 109 per la sola elettrificazione. E’ prevista, oltre alla rettifica di numerose curve per aumentare la velocità e allo spostamento del percorso per evitare l’attraversamento di alcuni paesi, l’attesa realizzazione di un by-pass di circa 1400 metri, definito anche «unghia», per evitare il cosiddetto «giro di banco» a Chivasso e accorciare i tempi di percorrenza. Per il percorso valdostano lo studio di fattibilità propone, tra le opere maggiori e necessarie all’elettrificazione, un nuovo tracciato da Verrès a Châtillon che consenta di superare le difficoltà rappresentate dalle undici gallerie presenti in quel tratto (opera da 278 milioni di euro).
I tempi di realizzazione delle opere di ammodernamento e elettrificazione, dato per scontato l’arrivo dei finanziamenti, per i quali Roberto Nicco «ripone la massima fiducia negli impegni assunti dal ministro», non sono quantificati, ma si misurano in «anni di lavoro».

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