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Data di pubblicazione:26/10/2006
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:Treni a rischio per i furti di rame: i ladri di cavi causano frequenti interruzioni alle linee
Testo dell’articolo:ASTI - «Questi furti di rame sono uno stillicidio continuo. Ormai ne capita uno quasi ogni giorno». Antonio D’Urso, responsabile degli impianti elettrici delle Ferrovie astigiane, è schietto: «Negli ultimi tempi la situazione è peggiorata». L’episodio più recente è della scorsa notte, a Vaglierano: ieri mattina gli agenti della polfer e i tecnici di Rfi erano al lavoro per sostituire i cavi e cercare indizi che possano portare all’individuazione dei colpevoli. Ma i ladri sono bravi ad eludere i controlli, anche perchè è impossibile presidiare le centinaia di chilometri delle tratte ferroviarie astigiane (Villanova-Annone, Asti-Moncalvo, Asti-Acqui, Asti-Castagnole Lanze ed Asti-Chivasso). Rubano 20, 30, a volte anche 50 metri di rame, sia quello «sagomato» per le linee dell’alta tensione, sia quello «a treccia» utilizzato nei cunicoli che scorrono accanto ai binari, dove passano i cavi per i semafori, i passaggi a livello e le comunicazioni telefoniche interne delle Ferrovie. Furti che, oltre ad arrecare danni economici considerevoli (un metro di rame viene venduto a 4 euro), creano anche lunghi ritardi per i treni in transito. L’altra sera un Intercity proveniente da Genova è stato bloccato nel Villanovese per oltre un’ora, a causa della sparizione di rame «a treccia» sulla linea Torino-Alessandria, una delle più importanti del Paese. «Senza contare che, se un semaforo si spegne e la nostra centrale non se ne accorge in tempo, possono pure avvenire tragedie», commenta un ferroviere.

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