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Data di pubblicazione:19/11/2006
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Indagine linea Cuneo-Torino: una delle tratte peggiori
Testo dell’articolo:CUNEO - In un mese, si è viaggiato al freddo su 7 convogli della Cuneo-Ventimiglia, e su 3 della Torino-Savona. Su 32 corse, c’erano anche i sedili sporchi. Rispettivamente su 82 e 63 mezzi delle due tratte, i pavimenti erano «poco puliti». E su sei, le luci erano guaste e chi ha pagato il biglietto è rimasto al buio.
Dopo le proteste dei pendolari, stanchi e sempre più arrabbiati per i continui disservizi e ritardi, arrivano le «pagelle» della Regione. Dal 4 settembre all’11 ottobre, gli ispettori di Torino sono saliti a bordo dei convogli, controllando puntualità, pulizia, affollamento, affidabilità, informazioni alla clientela e impianti. Gli stessi parametri di qualità previsti dal protocollo che «paga» i bonus agli abbonati, siglato tra la Regione e Trenitalia. L’indagine ha riguardato 1741 carrozze su 746 treni (sono stati ispezionati, in tutto, 1264 bagni). Fra le linee interessate, anche la Torino-Savona e la Cuneo-Ventimiglia.
Così, si è scoperto - e adesso è anche provato scientificamente - che sui treni piemontesi non c’è posto per tutti: sulla metà delle carrozze, infatti, almeno un passeggero resta in piedi. La Cuneo-Torino è fra le linee più affollate: il 47,3 per cento dei vagoni ha un tasso di occupazione dei posti a sedere superiore al 50 per cento. Accade lo stesso - ma il disagio riguarda «solo» 4 utenti - su una partenza ogni quattro della Torino-Cuneo-Ventimiglia. Lo studio della Regione, realizzato in collaborazione con il Centro studi sui Sistemi di trasporto, è un’indagine «a campione». Non tiene conto delle odissee che spesso chi viaggia in treno è costretto a subire per spostarsi, soprattutto sulle tratte albesi (che non sono state prese in considerazione) e sulla Cuneo-Torino, dove meno di un mese fa si è arrivati anche a occupare i binari per ottenere un treno nuovo e più confortevole. Degli episodi più gravi sono piene le cronache degli ultimi anni, ma dai dati arrivano conferme. Tra settembre e ottobre, i cuneesi che dal capoluogo provinciale vanno in Liguria attraverso la ferrovia per Ventimiglia e Nizza hanno dovuto rinunciare al bagno, trovando lavandino e wc non fruibili contemporaneamente su sei treni. Lo scorso autunno, non è andata meglio ai pendolari della Torino-Savona dove, in sole quattro settimane, sono stati «certificati» tre convogli con un bagno fuori uso, mentre su altrettanti mezzi i wc guasti sono risultati addirittura due sulla stessa carrozza (il Ceva-Porta Nuova delle 12,29, il Fossano-Ceva delle 18,15 e il Torino Lingotto-Mondovì delle 8 di mattina). Giunti al capolinea, stilano grafici e tabelle, e redigono le «classifiche» di treni e linee da mettere «in maglia nera». Ma può succedere che anche gli ispettori, mandati a controllare la qualità del servizio ferroviario, cadano vittime dei guai dei treni. E’ di mercoledì l’ultimo disguido: il treno delle 17,45 da Torino, giunto alla Stazione di Centallo, si è fermato regolarmente ma non ha aperto le porte. Risultato: i passeggeri che dovevano scendere sono rimasti bloccati a bordo fino alla fermata successiva (Cuneo). E chi attendeva a Centallo è rimasto a piedi. «Il disservizio - segnala una pendolare al sito del Comitato di Bra e Alba - ha riguardato anche due ispettori regionali che, dopo aver inutilmente tentato di contattare il capotreno, tamburellando la porta del macchinista e cercando di azionare il freno d’emergenza (che non avrebbe funzionato), hanno chiamato la Stazione di Cuneo per permettere ai passeggeri di imbarcarsi sul treno in partenza per Torino e tornare a Centallo».

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