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Data di pubblicazione:20/11/2006
Fonte:La Stampa
Titolo dell’articolo:Bresso non perde il treno: «Liberalizzo le ferrovie». La regione prepara un appalto aperto anche a società straniere
Testo dell’articolo:Dal prossimo settembre sulle tratte del servizio ferroviario regionale potrebbero sparire i convogli targati Trenitalia. Al loro posto potrebbero arrivare locomotive e carrozze delle ferrovie francesi o svizzere, o tedesche.

La Regione ha deciso di bandire una gara internazionale per affidare la gestione di quasi 20 milioni di chilometri percorsi ogni anno sulle tratte di competenza regionale. Un business, che sfiora i 170 milioni riservato finora a Trenitalia ma che la presidente della Regione, Mercedes Bresso, ha deciso di liberalizzare nella convinzione che «solo la concorrenza possa offrire un servizio migliore per i viaggiatori». Di più. L’ultima rilevazione degli ispettori regionali effettuata tra settembre e ottobre su 746 treni organizzati da Trenitalia, evidenzia come la maggior parte dei convogli viaggi sempre in ritardo, con il 15 per cento delle carrozze sporche o poco pulite e con un terzo delle toilette senza acqua. È anche per questo motivo che la presidente boccia ogni ipotesi di aumento delle tariffe perché «non è possibile accettare che un’azienda incassi soldi dallo Stato per ripianare il deficit e poi chieda soldi ai cittadini».

L’operazione concorrenza partirà il 2 gennaio quando l’assessorato regionale ai Trasporti farà partire un bando di pre-invito rivolto alle principali aziende pubbliche e private, del settore. La gara internazionale si svolgerà tra marzo ed aprile. Il vincitore inizierà a lavorare subito dopo l’estate con l’entrata in vigore dell’orario invernale. «Il bando - spiega Bresso - conterrà una serie di richieste, come ad esempio il diritto al posto a sedere per gli abbonati, per migliorare gli standard minimi di qualità». L’assessore ai Trasporti, Daniele Borioli, e i suoi dirigenti stanno studiando se fare un unica gara valida per tutte le tratte oppure se dividere il Piemonte in 3-4 bacini, uno dei quali potrebbe interessare l’area metropolitana di Torino allargata. Spiega Borioli: «Abbiamo deciso di invitare alla gara le ferrovie francesi, svizzere e tedesche ma anche operatori privati». Ci sarà, naturalmente, anche Trenitalia. Bresso attacca: «Purtroppo il servizio locale non sembra una priorità per il gruppo Fs. La scelta di liberalizzare il mercato nasce da questa considerazione e dalla necessità di migliorare un servizio che ci costa milioni di euro». La fine del monopolio potrebbe spingere le Ferrovie a rinnovarsi creando una «società dedicata al trasporto locale che potrebbe trovare finanziatori privati».

L’apertura del mercato è solo il primo passo di una strategia regionale che punta ad ottenere dallo Stato l’affidamento del controllo dei binari «solo così - precisa Bresso - potremo impostare una politica dei trasporti e rispondere alle richieste di passeggeri ma anche del traffico merci». La Regione punta ad offrire ad un sistema di movimentazione delle merci che «si sta autorganizzando» le infrastrutture (reti e logistica) per «ancorarlo al territorio e garantire posti di lavoro». È il caso dell’Interporto di Orbassano, di quello di Novara e dell’alessandrino. La giunta ha deciso di investire in questo settore una parte dei fondi comunitari. Solo per Orbassano ci dovrebbero essere 100 milioni di euro. Anche la Provincia di Torino è pronta ad investire almeno 12 milioni. E qualcosa si sta già muovendo. «La ditta di trasporti internazionali Ambrogio - prosegue Bresso - ha manifestato la volontà di trasferirsi ad Orbassano». Altre sono pronte a seguirla: «Ecco perché è necessario collegare Orbassano con la Tav».

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