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Data di pubblicazione:28/11/2006
Fonte:La Stampa edizione di Aosta
Titolo dell’articolo:Ferrovie, appello: “Fermate gli Intercity a Chivasso”
Testo dell’articolo:AOSTA - L’istituzione di fermate dei treni Intercity e Eurocity a Chivasso, richiesta dall’assessore con la delega ai Trasporti, Ennio Pastoret, al ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, fa sobbalzare molti ex ferrovieri e i rappresentanti dell’associazione Utenti ferrovia Valle d’Aosta. «Noi - dice Giancarlo Framarin, ex conducente di treni e tra i fondatori dell’associazione - oltre vent’anni fa avevamo parlato alla Regione di questa opportunità. Avevamo cioè prospettato l’idea di assimilare Chivasso a Aosta diventando così capoluogo di regione. Era l’unico escamotage per motivare la sosta e riuscire a ritornare ai tempi in cui questi treni denominati, all’epoca, “direttissimi” si fermavano a Chivasso. Nessuna risposta. Questa fermata ricorda i tempi in cui le ferrovie erano dello Stato». Ora, la riapertura del dialogo tra Regione e Azienda riaccende la speranza di riportare nel presente un aspetto del passato molto importante. Lo attendono le migliaia di studenti universitari che frequantano gli atenei di Milano o Pavia. Sono loro quelli più penalizzati dal dover, sempre più sovente, rincorrere le coincidenze a Chivasso.
La configurazione generale delle ferrovie è cambiata. Privatizzata nel 1998, ora è affidata a due società, Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana. Alla prima è stato affidato il compito di gestire il movimento dei treni, alla seconda la gestione della parte strutturale, tutto il reticolo di binari distesi sul territorio nazionale.. «L’Azienda - aggiunge Framarin - non dovrebbe inventarsi mirabolanti strutture per ripristinare la fermata degli “Intercity” a Chivasso». E spiega. «Ci sono fasce orarie ottimali in cui l’afflusso di passeggeri è tale da giustificare il servizio. Sono le ore di punta in cui si spostano i pendolari, che siano lavoratori oppure studenti». Il governo di Romano Prodi, ricorda ancora Giancarlo Framarin, ha deciso di stanziare fondi per il trasporto ferroviario valdostano. «Quale migliore occasione - dice - per migliorarne la qualità?». Trenitalia, poi, ha acquistato i treni Minuetto, in circolazione sulla tratta Aosta-Torino, grazie anche a cospicui finanziamenti usciti dalle casse della Regione Valle d’Aosta. «Mi chiedo - sottolinea ancora l’ex dipendente dell’azienda Ferrovie - come possa non essere sensibile alla richiesta dell’assessore». Oggi sulla tratta che collega Aosta al capoluogo del Piemonte circolano 66 convogli (35 in partenza da Aosta). Altri 17 si formano a Ivrea diretti a Torino o Aosta.
«I tanti passeggeri che utilizzano la linea valdostana - conclude il rappresentante dell’Associazione Utenti Ferrovia - sollecitano maggiori e più tempestive informazioni nelle stazioni sui ritardi o su eventuali soppressioni di treni».

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