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Data di pubblicazione:07/01/2007
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:“Troppi treni in ritardo: adesso basta”. Fra le linee peggiori Alba-Bra e Torino-Savona
Testo dell’articolo:CUNEO - «Da Bra a Torino come da Torino a Milano». Non è vero, «la puntualità è cresciuta, del 3,4%». Promossi dalla Regione, bocciati dai pendolari: i nuovi orari dei treni, scattati lo scorso dicembre e in vigore fino alla prossima estate, continuano a dividere. Chi viaggia lamenta i soliti guai. Spiega Davide Fissore, del Comitato di Bra e Alba: «La situazione non è cambiata. Sulla Alba-Bra-Torino, proseguono i ritardi. Siamo passati dai ‘’fisiologici’’ 5-10 minuti a 20-30 minuti quotidiani. A fine anno, i viaggiatori partiti da Bra alle 7,45 sono arrivati a Porta Nuova alle 9,24 come se la provincia di Cuneo distasse da Torino come Milano. Erano 250 persone che prendevano il treno per andare a lavorare. Anche treno degli studenti delle Superiori a Bra (il 10291, delle 7,39) non è mai puntuale». Le lamentele degli utenti trovano riscontro nel secondo report sulle ferrovie piemontesi stilato dagli ispettori regionali. Dai dati, elaborati prima di Natale - risultato delle rilevazioni su 512 treni per un totale di 1.844 carrozze, tra il 12 ottobre e il 21 novembre - emerge che sono in diminuzione (dell’1%, dall’85% all’84%) i convogli in arrivo entro i 5 minuti. Ma è salita di un punto, arrivando al 3,9%, la percentuale dei ritardi superiori ai 15 minuti. In «maglia nera» il Torino-Savona delle 7,47, con il ritardo-record di un’ora e 14 minuti. L’assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli annuncia: «L’attività di monitoraggio non si ferma. Nelle prossime settimane, dopo quattro mesi di rilevazioni, valuteremo le contromisure». L’assessore difende l’operato della Regione: «Tra il 2005 e il 2006 molte cose sono cambiate: è stato studiato un nuovo contratto di servizio che ha recepito molte delle esigenze espresse dai pendolari, e ora prevede una sezione dedicata ai diritti dei viaggiatori. Sono entrati in servizio gli ispettori. È stata aperta sul web una “bacheca del pendolare”, che in quattro mesi registrato più di 61 mila consultazioni. Abbiamo steso le fondamenta per costruire un nuovo e più efficiente servizio ferroviario locale». E le critiche dei pendolari? «La situazione è molto difficile - prosegue Borioli -: per anni gli investimenti nel materiale rotabile sono stati pressoché insistenti e la crisi di Trenitalia non migliora le cose. Lo sforzo fatto l’anno scorso è andato nella direzione di gestire l’esistente nel migliore dei modi possibile, ascoltando i pendolari e coniugando le loro esigenze alle reali possibilità di intervento. Oggi si vedono i primi, piccoli, risultati. Inizia una nuova fase: il trasporto pubblico ha bisogno di essere rivisto dalle sue basi. È necessario che siano direttamente le Regioni a gestirlo e che si possano indire gare che spezzino il monopolio che la privatizzazione delle Fs non ha cambiato».
Prove di dialogo in corso anche in Provincia, che è tornata a convocare (martedì prossimo alle 15,30) i comitati sulle bozze del nuovo orario estivo. «Sarà un’altra riunione improduttiva - dicono dal Comitato braidese -. Parteciperemo, ma non siamo più disponibili a recarci a Cuneo: il capoluogo è quasi irraggiungibile in treno da Alba e Bra. Perché non si organizzano gli incontri anche a Fossano, Savigliano, Bra, Alba?».

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