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Data di pubblicazione:09/01/2007
Fonte:Gazzetta d’Alba
Titolo dell’articolo:Bra: ora dove metto la macchina?
Testo dell’articolo:Ma il parcheggio è un diritto? Teoricamente, almeno sotto il profilo legale, il parcheggio non si configura come un diritto soggettivo. Ma se esaminiamo la questione da un punto di vista morale, tenendo conto che l’automobile rimane per la maggior parte dei braidesi l’unico mezzo in grado di portarli al lavoro in tempo utile, un po’ tutti arriviamo a pensare che un posto in cui parcheggiare l’auto in qualche modo ci spetti.

E quindi dove mettere l’auto? Una domanda che molti braidesi si pongono sempre più spesso; e il novero delle risposte è sempre più ridotto.

Una cosa è certa: in centro il parcheggio libero scarseggia sempre più. L’inquinamento atmosferico da un lato, l’esigenza di restituire il centro ai cittadini e di renderlo più fruibile dall’altro segnano inesorabilmente la politica viaria delle Amministrazioni pubbliche. E bene fa il Comune a “dipingere” progressivamente di blu tutti i parcheggi del concentrico. Se si vuole la comodità di un posto auto vicino all’ufficio è giusto pagare.

Di contro, però, agli automobilisti braidesi (ma il ragionamento è valido per tutte le città) deve essere data la possibilità di lasciare l’auto in un’area di sosta vicina al centro, comodamente raggiungibile a piedi, per un lunga estensione di tempo e soprattutto gratis. Non sono poi tanti, infatti, coloro che possono permettersi il lusso di pagare quotidianamente le somme necessarie per lasciare per tutta la giornata la propria auto nei parcheggi blu, soprattutto in assenza di forme agevolate di abbonamento, magari limitate ad alcune aree della città, ma dal costo fortemente ridotto.

Esaminando con attenzione la situazione viaria di Bra, ci si rende conto però che una simile strategia di fondo non sempre è ravvisabile. Le aree di sosta libera sono poche – grandi bacini li offrono solo piazza Spreitenbach e piazza Giolitti e i suoi dintorni – e spesso, anche quando lo spazio ci sarebbe, come in piazza XX settembre, la sosta è limitata dal disco orario. Senza contare lo strano “nomadismo” a cui i braidesi sono costretti dai divieti di sosta imposti a turnazione nelle varie aree della città dagli orari poco mattinieri del servizio di pulizia delle strade (come avviene il giovedì nella piazza antistante il centro Giovanni Arpino).

Alla luce di queste considerazioni, qui accennate e riprese a lato con riferimento alle diverse zone cittadine, l’interrogativo di fondo rimane sempre lo stesso: dove mettere la macchina?


L’Assessore alla viabilità:
«In città i parcheggi non mancano»
Quello dei parcheggi è un problema di cui all’interno del Palazzo comunale sono ben consapevoli, ci tiene a sottolineare l’assessore alla viabilità Roberto Russo, che rimarca «l’impegno dell’Amministrazione nel creare una fascia di parcheggi liberi in prossimità del centro cittadino. Una fascia che comprende piazza Spreitenbach (compresa l’area un tempo occupata dal distributore di benzina presente sulla Rocca), in parte piazza XX settembre (pur essendo a disco orario, almeno non si paga), piazza Giolitti, il parcheggio sul ponte di via Cuneo e soprattutto il nuovo parcheggio del Movicentro».

Originariamente era stata ventilata l’ipotesi che la sosta nei circa 70 parcheggi ricavati dinanzi al Movicentro venisse limitata nel tempo; successivamente, però, la Giunta ha optato per una forma meno penalizzante di sosta, per la gioia dei pendolari braidesi, che hanno trovato un più comodo parcheggio.

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