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Data di pubblicazione:12/01/2007
Fonte:La Stampa
Titolo dell’articolo:Treni, caccia a chi non paga
Testo dell’articolo:ROMA - Nelle ore di punta, soprattutto la mattina, la calca è tale da sconsigliare ai controllori la passeggiata lungo i vagoni. Fra i pendolari di tratte come la Milano-Varese, Milano-Lecco, Roma-Viterbo, Napoli-Formia s’insinua il diavolo tentatore: pago o non pago? Nord o Sud poco cambia. Secondo i dati di Trenitalia su quelle linee almeno un viaggiatore su 10 è un sistematico evasore. Le Fs ora dicono basta. Nuovi manager, nuove regole. E sulla scia dell’effetto-Visco, delle battaglie campali del governo contro l’evasione e del «dagli all’evasore» hanno deciso di intervenire. Dal 16 gennaio scatta una «campagna» con tanto di cartelli e avvisi alle stazioni. Le Ferrovie promettono di intensificare i controlli a bordo treno e in stazione. Ma si ricorrerà soprattutto a un sistema sperimentato sul metrò milanese: all’arrivo dei convogli nelle grandi città i pendolari troveranno nastri colorati e una fila da percorrere per controllare il biglietto. I clandestini verranno a loro volta divisi in due file: una veloce per chi deciderà subito di conciliare e una più lenta per quelli che vorranno rimandare il pagamento della multa. Si rischierà un minimo di 25 euro, anche se nella gran parte delle Regioni la sanzione media è di 40. Più il costo della tratta. «Benché la vendita di biglietti e abbonamenti copra solo un terzo del costo del trasporto su rotaia, l’operazione era necessaria», dice il direttore della divisione trasporto regionale Fs, Giancarlo Laguzzi. Sulle tratte locali delle ferrovie viaggiano ogni giorno un milione e mezzo di italiani. Le Ferrovie nel solo 2007 contano di raccogliere con le multe fra gli 8 e i 9 milioni. Altri 10 milioni arriveranno dall’effetto «persuasivo» della campagna. Dal 2008 in poi alle Fs contano di raggranellare in tutto 35 milioni. Il rischio che corrono i vertici delle Ferrovie è quello di esacerbare il clima con i viaggiatori che già devono fare i conti con i disagi. «Le file saranno organizzate in modo tale da non arrecare disturbo», fanno sapere. «E comunque - spiegano - non va dimenticato che nonostante le tariffe siano ferme da anni i recenti aumenti hanno escluso le tratte locali». Sul fronte della qualità del servizio Laguzzi promette di fare del suo meglio: «La campagna non ci distoglie dagli obiettivi prioritari. Anzi, rafforza l’impegno a migliorare le performance di puntualità, pulizia, informazione e confort dei treni». I passeggeri se lo augurano.

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