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Data di pubblicazione: | 18/01/2007 | |
Fonte: | La Stampa edizione di Alessandria | |
Titolo dell’articolo: | Fs, scattano i controlli Critiche dai pendolari: “Provocano ritardi” | |
Testo dell’articolo: | ALESSANDRIA - Da tre giorni è partita anche in Piemonte la campagna «anti-scrocco» di Trenitalia. Ispettori, muniti di casacca arancione fosforescente, a Torino Porta Nuova hanno atteso i passeggeri scendere dalle carrozze. Nel mirino anche i viaggiatori della provincia di Alessandria. L’iniziativa ha raccolto indifferenza, ma anche critiche. Sul treno che la sera da Torino riporta a casa i lavoratori del Basso Piemonte, c’era chi commentava: «Tutti gli ispettori sistemati a una sola uscita. Per fregarli, bastava proseguire e scendere a quella successiva». L’iniziativa prosegue a oltranza. Per ora è il turno delle principali stazioni dei capoluoghi di regione. Poi toccherà agli scali intermedi. Quindi, anche alla stazione di Alessandria.
Quando? La data resta top-secret: «Altrimenti che controllo sarebbe», spiegano dalle Ferrovie. Sono stati esaminati, a campione, i viaggiatori di una ventina di treni sia ieri che il giorno precedente, nelle fasce 7-9 e 16-18, sulle più importanti linee regionali ed interregionali. In media uno o due treni per ciascuna tratta. E hanno riguardato anche un convoglio della Acqui-Torino e alcuni della Genova-Torino-Alessandria. Il primo giorno su un totale di 21 treni esaminati e 1565 passeggeri verificati, solo 14 erano sprovvisti di biglietto. Alcuni hanno pagato subito la multa (25 euro più il prezzo della corsa), altri si sono giustificati dicendo di aver dimenticato a casa il tagliando. Identificati, dovranno presentare l’abbonamento il giorno dopo e solo così non saranno sanzionati. Un viaggiatore che aveva accartocciato e gettato nel cestino portarifiuti il biglietto, è risalito sul treno a riprenderlo. I verbali riguardano poco più dell’uno per cento dei controlli, nettamente al di sotto delle percentuali di evasione a livello nazionale fra il 3 e l’8%. Dicono dalle Ferrovie: «Vogliamo dare un segnale di severità. Le operazioni sono filate lisce, i viaggiatori non hanno protestato. Cercheremo di potenziare anche i controlli a bordo dei treni». Negativo il giudizio del presidente dell’Associazione pendolari novesi, Riccardo Leardi, che protesta: «Iniziativa inutile e vergognosa, forse al limite della legalità. I controlli devono essere certamente fatti ma su treni che funzionano. E da noi, lo sappiamo bene, non è così. Poi c’è il rischio, paradossale, nel caso si verifichino i viaggiatori delle stazioni intermedie, di provocare ulteriori ritardi». | |
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