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Data di pubblicazione:21/02/2007
Fonte:Gazzetta d’Alba
Titolo dell’articolo:Milano-Alba in treno
Testo dell’articolo:Incontro in Comune il 22 tra enti, associazioni, sindaci, operatori. L'esempio della Val d'Orcia che inaugura la sua linea al Vinitaly, con il Ministro dell'agricoltura e numerosi vip internazionali.

Avremo un treno Milano-Alba. Ma non si pensi agli omini con la valigetta, diretti negli uffici lombardi.

Per la tratta ordinaria la strada ferrata per Alba è ancora utopia e le previsioni non paiono rosee. Il treno di cui parliamo porterà turisti senz’auto al seguito, primo obiettivo 15 mila l’anno durante il fine settimana. Sono le stime per il treno del vino, il bis su terra langarola dell’esperienza avviata dalla Val d’Orcia. Là, due carrozze arredate per 120 passeggeri attraverseranno a breve colline e castelli collegando Roma, Siena e Montalcino. Qui, da Milano, vagoni-degustazione profumati al tartufo e al cioccolato e corroborati da un buon bicchiere di vino, porteranno tra vigneti e terre da trifole milanesi vogliosi d’emozioni da gourmet.

Entusiasmi? Al momento stiamo per approdare ai progetti. Ma le date sono ravvicinate e l’avvio dell’esperienza si riferisce a fine 2008, inizio 2009. Se n’è parlato in Giunta la scorsa settimana, presente il sindaco Giuseppe Rossetto, se ne discuterà in Comune il 22 e poi in Regione. Si parte da un’iniziativa di programmazione – il Piano territoriale integrato, per cui il capofila dovrebbe essere il Comune di Alba – che vuole attivare investimenti pubblico-privati con l’intervento a vasto raggio del territorio. Sostenibilità ambientale, incremento turistico ed energia alternativa sono i tre cardini.

Il treno del tartufo e del vino ricalca le orme di un’iniziativa sviluppata da Giovanni Negri, ex europarlamentare radicale con azienda agricola a La Morra, e da alcuni imprenditori che hanno dato vita a un’analoga esperienza in Toscana, già guardando alla Borgogna. Il treno inaugurale della Val d’Orcia, dotato di carrozze molto lussuose, con possibilità di degustazione e confort, partirà da Milano e giungerà a Verona per Vinitaly con 70 sindaci delle Città del vino, 70 chef internazionali e 70 giornalisti di mezzo mondo. Spiega Negri: «Per Montalcino abbiamo lavorato tre anni, su una tratta chiusa. L’idea ha richiesto notevoli finanziamenti – un milione di euro – e grande determinazione per un risultato splendido. La tratta Alba-Milano pare fatta apposta per una linea turistica. Tutto ciò che rappresenta un handicap per il trasporto normale, a cominciare dalle vetture diesel, è perfetto per il treno del vino, che sottende un modello di turismo sostenibile, al servizio di famiglie e comitive e di un turismo sostenibile».

Sono interessati all’idea operatori turistici, Ferrovie dello Stato, agenzia di sviluppo La.Mo.Ro, Ente per il turismo, Comuni. Il progetto prevede una serie d’iniziative collaterali, tra cui un museo virtuale del tartufo, un tour turistico con pulmini e una serie di attività in fase avanzata di studio.

Le Langhe, insomma, come Borgogna e Toscana. Speriamo.

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