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Data di pubblicazione:27/02/2007
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:“Mancano le coincidenze per i treni diretti in Liguria”
Testo dell’articolo:Non è la prima volta che gli utenti della tratta ferroviaria verso la Liguria protestano. A distanza di tempo, dobbiamo constatare che la situazione non è migliorata di molto. Come ci confermano Laura e Gabriella Z., due sorelle pensionate che spesso ricorrono al treno per raggiungere una nipote che vive a Nizza. «Per prima cosa è assurdo che non si possa fare un unico biglietto fino a Nizza. E poi è un viaggio di tre ore che si trasforma in un incubo. I bagni non funzionano quasi mai. Qualche giorno fa abbiamo toccato il fondo: su 5 o 6 carrozze c’era un unico bagno in servizio, tra l’altro in condizioni da far rabbrividire, con un fetore insopportabile. Per utilizzare quel bagno, non potendo passare da un vagone all’altro, siamo dovute scendere alla stazione di Cuneo e risalire sulla carrozza accanto, portandoci dietro le valigie. E’ scandaloso. Ogni viaggio è così. Com’è possibile che Trenitalia lasci centinaia di passeggeri per tre ore con un unico bagno? La manutenzione e la pulizia non la fa più nessuno? Per non parlare dei nuovi orari, grazie ai quali non si riesce più a prendere una coincidenza: tutte sfasate». Maurizio Sanguineti è invece un pendolare di Savona. «Tutti i giorni utilizzo la linea Savona-Cuneo. Vorrei che qualcuno mi spiegasse perché il bus (servizio sostitutivo Trenitalia) che parte alle 19,38 dalla stazione di Cuneo e arriva a Mondovì alle 20,20 non può partire anche solo 5 minuti prima, per consentire di prendere il treno delle 20,19 per Savona. Che senso ha far partire un pullman (l’ultimo sulla linea Cuneo-Mondovì) senza fargli fare la coincidenza con il treno per Savona? Risultato: tanti soldi spesi per rifare la Cuneo-Mondovì, e poi treni e bus sono semivuoti per colpa della pessima programmazione degli orari. Il colmo è che a volte, per arrivare a casa prima, devo fare la Cuneo-Fossano-Savona, invece della più breve Cuneo-Mondovì-Savona, facendo più chilometri e pagando più caro il biglietto».

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