<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:07/04/2007
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Pinerolo-Torino rimpiangendo i Giochi
Testo dell’articolo:Incominciano al mattino presto le tribolazioni per i pendolari che da Pinerolo prendono il treno per Torino. Il nuovo parcheggio, quello che doveva costituire una vera rivoluzione nel «movicentro», ovvero il nodo di scambio fra il trasporto di gomma e quello su rotaia, alle 7 è già tutto esaurito. Ma forse cercare posto fuori, nelle vie laterali, non è una sfortuna, se si tiene conto di quello che è capitato alcune sere fa, quando una decina di automobilisti, che hanno imboccato la via d’uscita dal parcheggio, quella naturale ma riservata solo ai bus, senza fare una gimkana come invece impongono i cartelli stradali, sono stati tutti multati dai vigili urbani. Tutti in fila al mattino per salire sul treno, tutti in fila alla sera per attendere di ritirare il verbale di contravvenzione di 74 euro. Il treno delle 7,25 parte da Pinerolo con tre minuti di ritardo, strada facendo, prima di arrivare alla stazione di Porta Susa, ne accumula altri due. «Tutto nella norma, siamo abituati – dice Vincenzo, pendolare, salito a Pinerolo ma anche ferroviere –. Il peggio succede quando sopprimono i treni e non mettono un bus sostitutivo». Nell’altro vagone, tre giovani dalle felpe colorate e con l’I-pod; sono al quarto anno di ingegneria informatica. «Siamo saliti alla fermata nuova, la Pinerolo Olimpica. Qui però c’è voluto un anno dalla sua apertura prima che installassero le macchinette per convalidare i biglietti. Ormai ci siamo abituati ai cinque minuti di ritardo, è una cosa fisiologica, molto peggio è il ritorno, dove si viaggia stipati come sardine». E la pulizia del treno? Continuano gli studenti: «Questa mattina non possiamo lamentarci, il pavimento è pulito, i sedili un po’ meno». Il mugugno continua, dice Massimo Orbecchi, un giovane commercialista che tutte le mattine sale a Piscina: «Oltre ai ritardi ci sono i problemi di climatizzazione, alcuni vagoni sono freddi in altri si muore di caldo. Non capisco perché con i finanziamenti olimpici non si sia fatto il doppio binario. Ed infine, se nel periodo delle Olimpiadi tutto funzionava a dovere, con i treni ogni trenta minuti, significa che con la buona volontà i nostri problemi potrebbero essere risolti».
Tante le lamentele, ma poche quelle che poi arrivano all’ufficio reclami delle stazioni. Raccontano due impiegate, Carmen e Cristina, salite a Nichelino: «Per fare un reclamo dovremmo fare una coda alla stazione di Porta Nuova o a Porta Susa. A Nichelino non esiste uno sportello per le lamentele. Abbiamo sempre fretta, abbassiamo la testa e ci adattiamo a questi piccoli ma continui disagi». E i problemi per i pendolari diretti a Torino iniziano già a Torre Pellice, una tratta ferroviaria che era stato considerato un ramo secco, di quelli da tagliare. Ora è stata rilanciata la possibilità di istituire il tram-treno, una specie di metropolitana in superficie con più stazioni e senza passaggi a livello. «Abbiamo avuto, l’altro ieri, un incontro con gli assessori regionale e provinciale ai trasporti - spiega il vice presidente dell’associazione piccoli comuni Celeste Martina - che si sono impegnati entro il prossimo anno a far partire in forma sperimentale l’innovativo sistema di trasporto».

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it