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Data di pubblicazione:12/04/2007
Fonte:La Stampa
Titolo dell’articolo:Treni sudici dalla Liguria, gli ispettori all’attacco: “Vanno fermati”
Testo dell’articolo:Fermate quei treni, sono roba da ufficio d’igiene». Gli ispettori che verificano per conto della Regione il servizio offerto da Trenitalia non hanno dubbi: ci sono cinque convogli, identificati con tanto di numero di matricola carrozza per carrozza, che farebbero accapponare la pelle al Re dei Topi in quanto a sporcizia. Si tratta di treni a media percorrenza, tutti provenienti dalla Liguria, che - una volta arrivati a Torino - vengono smistati da Trenitalia su altre tratte piemontesi e lombarde prima di rientrare alla base. Eppure quei convogli sono vere e proprie pattumiere su rotaia. Lo straccio viene passato solo nel corridoio centrale. Basta chinarsi a guardare sotto i sedili per rendersi conto che, pagando il biglietto, oltre al viaggio è facile vincere anche un’infezione.

«Il problema dei treni provenienti dalla Liguria esiste ed è stato già segnalato - denunciano dalla Regione Piemonte -. Le nostre armi, però, sono spuntate. Possiamo fare verbali a Trenitalia nel caso si riscontri un disservizio per i treni piemontesi, ma su quelli liguri non abbiamo “giurisdizione”, anche se magari transitano sul nostro territorio e con i nostri pendolari a bordo». Tutt’al più si può fare una segnalazione a Trenitalia Liguria. Per questo gli ispettori, la settimana scorsa, hanno consegnato alla Regione un proprio verbale. Intanto però quei treni continuano a viaggiare con il loro carico di sudiciume. Un convoglio che era già stato controllato e segnalato sulla tratta Savona-Torino è stato ritrovato a Pinerolo. Non è solo un fatto di sporcizia. Gli stessi ispettori, qualche settimana fa, hanno trovato vermi tra i sedili del Torino-Alessandria. Gli animaletti erano cresciuti nutrendosi di briciole di cibo mai pulite.

I cinque treni incriminati soffrono anche di altri «mali» riscontrati su altri convogli. Per esempio rimangono presto senz’acqua. Succede che in stazione ci siano magari due soli binari su 21 che possono rifornire di acqua le toilette dei treni. Il risultato è che, al primo pomeriggio, la maggior parte dei convogli è già a secco. Con tutto quello che questo comporta (l’immagine di una toilette delle ferrovie di Stato è purtroppo tristemente nella mente di ogni italiano). La preoccupazione aumenta in vista dell’estate, quando verranno azionati i condizionatori. Gli ispettori hanno già ricevuto segnalazioni: in alcuni casi spurgano liquidi di dubbia provenienza, segno evidente di uno scarso ricambio dei filtri. «Fermare i cinque treni liguri - dicono gli ispettori - risolverebbe almeno il 30% dei disagi dei pendolari piemontesi». Ma l’appello è rivolto a Genova.

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