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Data di pubblicazione:04/05/2007
Fonte:Repubblica.it
Titolo dell’articolo:Fs, il governo approva il piano industriale: “Mille nuovi treni in quattro anni”
Testo dell’articolo:ROMA - Il governo ha approvato il piano industriale delle Ferrovie dello Stato. Le Ferrovie acquisteranno 1000 nuovi treni per il trasporto pendolare entro il 2011 con un investimento di 6,4 miliardi di euro da Stato e Fs. Il gruppo porterà il margine lordo al pareggio alla fine del 2007; l’utile complessivo del gruppo verrà raggiunto entro il 2010; per il settore merci l’auspicio è di raggiungere l’utile nel 2011. Non si è parlato, per ora, di aumento delle tariffe. Anche perchè non è certo il piano industriale lo strumento per decidere gli aumenti.

La decisione è stata presa in occasione di una riunione convocata a Palazzo Chigi, presieduta dal Presidente del Consiglio, Romano Prodi, alla quale hanno partecipato anche il sottosegretario alla Presidenza, Enrico Letta e i ministri dell’economia, Tommaso Padoa-Schioppa, delle infrastrutture, Antonio di Pietro e dei trasporti, Alessandro Bianchi. Per il gruppo erano presenti il presidente Innocenzo Cipolletta e l’amministratore delegato, Mauro Moretti. L’approvazione è avvenuta con una settimana di anticipo rispetto alle previsioni. Il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi sperava in un’approvazione “la prossima settimana”. Sempre il ministro ha garantito che “i posti di lavoro” sarebbero stati protetti.

Il sì politico del governo al piano industriale delle Fs verrà accompagnato da apposite leggi. Le risorse dello Stato - secondo quanto si apprende - saranno misurate e non ci saranno fino al 2011 finanziamenti aggiuntivi “fuori sacco”.

Il piano delle Fs sarà ora oggetto di un confronto con le regioni e con i sindacati. Quest’ultimi sembrano, al momento, soddisfatti. “L’approvazione da parte del governo del piano industriale delle ferrovie è un fatto positivo” dice Claudio Claudiani segretario generale della Fit-Cisl. “Intendiamo conoscerlo nei dettagli - ha aggiunto - per poterne valutare gli effetti, capirne le finalità, gli strumenti e le risposte che offre nei confronti del lavoro”.

Resta da approfondire l’aumento delle tariffe. Con le nuove tecnologie si arriverà al macchinista unico, perchè l’Italia è l’unico Paese al mondo che non ce l’ha.

La filosofia del piano - secondo quanto si apprende - prevede che i costi complessivi delle ferrovie siano inferiori a quelli degli altri Paesi. Le Fs non vogliono essere un peso per il Paese, ma una risorsa. Il piano prevede il rafforzamento del parco convogli, fino a mille treni in quattro anni.

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