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Data di pubblicazione:08/05/2007
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Metropolitana: a settembre inaugurazione del tratto Porta Susa-Porta Nuova
Testo dell’articolo:È come un viaggio nel tempo: dal presente al futuro prossimo. Dei treni che ieri prestavano servizio sul primo tratto della linea, in esercizio dalla stazione Fermi (Collegno) a XVIII Dicembre, uno ha proseguito la sua corsa in solitaria nel tratto di galleria ancora chiuso al traffico: direzione Porta Nuova. Tempo tre mesi e i due chilometri che collegano XVIII Dicembre a Porta Nuova, il trampolino di lancio in direzione Lingotto, saranno accessibili a tutti. L’appuntamento è fissato a settembre. Per quella data il percorso del metrò si svilupperà da Fermi a Porta Nuova in 16 minuti per un totale di 9 chilometri 600 metri intervallati da 14 stazioni: 11 già realizzate sul primo tratto più le 3 in corso d’opera (Vinzaglio, Re Umberto, Porta Nuova). Per la verità sarebbero 4, considerata quella di Porta Susa: che però, una volta terminata, terrà chiusi i battenti in attesa che le Ferrovie completino la nuova stazione ferroviaria (fine 2009). Due sistemi in uno, ma per questo bisognerà aspettare. Porta Nuova, invece, è già a portata di mano. Ieri mattina l’abbiamo raggiunta con Giancarlo Guiati, presidente di Gtt, e Ilario Signoretti, responsabile del progetto. Partenza dalla stazione XVIII Dicembre e arrivo a destinazione in 5 minuti. È il tempo tecnico che verrà rispettato dai 19 treni utilizzati per coprire questo tratto. La frequenza delle vetture resterà quella attuale: un passaggio ogni 2 minuti nelle ore di punta. Nelle stazioni sono state installate 74 nuove telecamere: 3 i pozzi di ventilazione nel tunnel. La premessa è che quella di Porta Nuova, 13 metri sotto corso Vittorio Emanuele, sarà una stazione molto speciale: di interscambio con quella ferroviaria e, in prospettiva, con la futura linea 2 del metrò; più grande rispetto alle stazioni attuali (2.400 metri e non 1.100); munita di 38 telecamere (rispetto alle 24 standard); dotata di maggiori accessi (2 nei giardini Sambuy, 2 ai lati della piazza, altri due sul corso lato stazione). Due passerelle di collegamento uniranno la stazione ferrovviaria ai giardini, passando sotto corso Vittorio. Il cantiere - consegna a fine luglio - è la riproposizione in grande stile di quelli che avevano meravigliato i torinesi tra il 2002 e il 2004, quando la linea uno era ancora di là da venire: controsoffitatture, impiantistica, pavimenti, rivestimenti in granito rosa scale mobili, spazi per i tornelli... Lavori in corso anche nelle stazioni Vinzaglio e Re Umberto, la più avanzata. A settembre l’inaugurazione, sette mesi dopo il primo compleanno della linea uno. La ricorrenza è stata festeggiata il 4 febbraio, con un bilancio di 80 mila corse e 9 milioni di passeggeri. «Numeri che però non fanno ancora la differenza rispetto al traffico privato - commenta Luca Davico, docente di Sociologia ambientale al Politecnico -, complice il fatto che su corso Francia non ci sono parcheggi di interscambio. insediamenti produttivi e attività di terziario significative. La prospettiva comincerà a cambiare quando il metrò raggiungerà il Lingotto». A quel traguardo GTT sta già lavorando. È partito il cantiere su via Nizza. A fine anno verrà calata nella stazione Marconi la «talpa» di fabbricazione tedesca che, dopo aver completato la linea 2 del metrò di Tolosa, sgranocchierà i 3 chilometri e 300 metri che la separano dalla meta. Allora si potrà viaggiare da Fermi al Lingotto in 21 minuti. Appuntamento a fine 2010.

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