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Data di pubblicazione:17/05/2007
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Alpini: io c’ero, i treni no
Testo dell’articolo:I bilanci, su un evento come l’Adunata degli Alpini, rischiano di essere infarciti di numeri indimostrabili. Quanti hanno assistito? «Eravamo in 400 mila. No, 600 mila». Nessuno lo saprà mai. Qualche certezza pare esistere. Una delle poche l’hanno fornita gli alpini con il conteggio di quanti hanno davvero sfilato (78 mila). L’altra le Ferrovie. In una lettera che pubblichiamo a pagina 79 sostiene «che l’impegno delle Ferrovie ha consentito di muoversi in sicurezza e tranquillità a oltre 140 mila persone lungo linee che trasportano in media 14 mila viaggiatori al giorno». E aggiunge: «Qualche ritardo c’è stato, ma si è trattato di casi isolati e contenuti». I vertici delle Ferrovie la mattina di domenica scorsa non erano nè a Carmagnola, nè a Savigliano o Fossano. Decine di lettori hanno segnalato di essere rimasti a piedi, di aver rinunciato all’Adunata perché non sono riusciti a salire sui treni: pochi, stracolmi e in ritardo. E nel pomeriggio non erano a Cuneo o avrebbe visto le migliaia di persone in coda, ammassate fino a metà del piazzale fuori dalla Stazione. E tanto, tanto arrabbiate.


Treni superaffollati e 50 minuti di ritardo
Siamo stati bombardati da inviti ad usare il treno. Chi incautamente ha aderito, ha pagato cara la scelta. Ho l'esperienza diretta dei miei viaggi. Andata: alle 7,35 di domenica parte da Porta Nuova il treno per Oneglia, con le solite 5 carrozze. Risultato ovvio: in partenza si siedono quasi tutti. Posti in piedi per chi sale da Lingotto a Carmagnola; da Savigliano i viaggiatori non riescono più a salire ma rallentano la chiusura delle porte, causando ritardo, che raggiunge, a Cuneo, i 50 minuti. Al ritorno si è voluto evitare l'affollamento sulle banchine. Questo ha comportato il blocco degli ingressi e grande coda all’esterno. Si è esagerato con il controllo: il treno, dopo 50 minuti d’attesa, era sin troppo libero, con pochi viaggiatori in piedi.
R. Laguzzi, Torino


Replica delle ferrovie: “Ci sono stati alcuni ritardi ma si tratta di casi isolati”
L’Adunata ha comportato un imponente lavoro logistico e organizzativo anche per le Fs che ha consentito a 140.000 persone di muoversi in sicurezza e tranquillità lungo linee che trasportano in media 14.000 viaggiatori al giorno. Tutto questo con soddisfazione di partecipanti e organizzatori. C’è però chi non è rimasto del tutto soddisfatto e l’ha scritto. Oltre a dispiacercene e a scusarci con l’anonimo lettore, vorremmo offrire elementi di valutazione. Le Fs hanno accolto le richieste di comitato organizzatore, Regione ed enti coinvolti, programmando 170 convogli speciali e effettuandone 270. Le stime lasciavano presagire un’affluenza di viaggiatori più massiccia di quella ipotizzata e sono stati approntati ulteriori servizi straordinari attingendo treni e personale da altri territori e istituendo altri 100 collegamenti ad hoc. Questo è accaduto soprattutto da Cuneo a Borgo e Cuneo-Torino, benché su questa direttrice si prevedessero flussi meno consistenti. Le composizioni dei treni sono state maggiorate, superando il limite previsto di 5 carrozze, pur di aumentarne la capienza e contenere l’affollamento. Qualche ritardo c’è stato, ma si è trattato di casi isolati e contenuti. Era ovvio, del resto, che su linee fs a binario unico, con le sole Cuneo-Fossano e Cuneo-Limone elettrificate, una tale straordinaria quantità di treni potesse provocare giustificabili difficoltà a rispettare gli orari.
Mario Elia, ufficio stampa Fs

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