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Data di pubblicazione:08/06/2007
Fonte:Provincia di Cuneo
Titolo dell’articolo:Approvato il programma unitario dei trasporti pubblici locali 2007 – 2009
Testo dell’articolo:Cuneo – Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità il programma unitario dei trasporti pubblici locali 2007–2009. Il documento, illustrato dall’assessore Ambrogio Invernizzi, racchiude sia il Piano provinciale dei trasporti, sia il Programma triennale dei servizi di trasporto su gomma e costituisce la base per la sottoscrizione dell’accordo di programma con la Regione per il triennio 2007-2009. “L’obiettivo – ha detto Invernizzi – è quello di realizzare un unico bacino provinciale, adeguare l’offerta del trasporto pubblico alla domanda, accorpare le linee con percorso simile, completare i sistemi d’interscambio tra mezzi pubblici e privati (Movicentri e Movilinea) e integrare i servizi su gomma e rotaia”.
Il programma è stato redatto d’intesa con enti locali delegati in materia di trasporto pubblico e sulla vicenda ci sono state riunioni con la Consulta delle 12 Comunità Montane, con le Conurbazioni di Cuneo, Alba e Bra, con i Comuni di Fossano, Mondovì, Saluzzo, Savigliano, Clavesana, Mango e Rossana. Sono, inoltre, state consultate le associazioni di categoria del trasporto pubblico, le rappresentanze sindacali, l’Unione Industriale, la Camera di Commercio e le associazioni dei consumatori. Le osservazioni pervenute sono poi state inserite nella bozza del programma, valutata dalla Giunta e dalla 2° Commissione.
Il piano fotografa la situazione di un territorio vasto, con 8 milioni di trasportati con mezzi pubblici su gomma ogni anno per un totale di 15,5 milioni di km percorsi. Sono 4.000 le fermate sulle linee extraurbane che la Provincia vorrebbe acquisire del tutto, così da risolvere i problemi più critici. Il costo di tutti i servizi di trasporto su gomma della Granda, compresi quelli ordinari, complementari e di area debole, ammonta a circa 12 milioni e mezzo di euro per il 2007. Il dibattito in aula è stato aperto dal presidente di Commissione Fiorenzo Prever che ha stigmatizzato il criterio di distribuzione delle risorse che tiene conto del numero di abitanti e non, come necessario, sull’estensione del territorio. Il consigliere Germana Avena ha proposto una maggior valorizzazione del servizio ferroviario anche perché più rispettoso dell’ambiente, di metropolitana leggera e di servizi per le aree a domanda debole. Anche per Ivan Di Giambattista occorre modificare il criterio di ripartizione delle risorse, ma soprattutto servono proposte concrete per incentivare di più l’utilizzo dei mezzi pubblici rispetto all’auto privata. Rendere più appetibile il trasporto pubblico è anche la proposta del consigliere Giuseppe Lauria, a partire da una verifica sulle reali esigenze del territorio. La proposta di un ordine del giorno sul tema dei trasporti è stata lanciata da Marco Pedussia, mentre per Guido Brignone quello della non equa ripartizione dei fondi resta un problema da risolvere. Marco Botto è stato il primo firmatario di una mozione sottoscritta anche da altri consiglieri (Borgogno, Brignone, Broardo, Costa Celestino, Costa Luigi, Dotta e Prever) per incentivare l’impiego progressivo di metano sui mezzi pubblici e l’attivazione di un crescente numero di stazioni di rifornimento di gas, allo scopo di migliorare la qualità dell’aria. Sostegno alla proposta Prever è arrivato dai consiglieri Anna Mantini e Francesco Rocca. Al termine, il documento è stato integrato con alcune proposte dei consiglieri di minoranza Germana Avena e Ivan Di Giambattista in merito ad una valorizzazione del trasporto ferroviario, alla tutela del servizio in montagna e per i piccoli centri. L’assessore Invernizzi ha risposto alle domande emerse, individuando in un piano d’indirizzo la soluzione per destinare le risorse ad aree montane e isolate e ricordando la campagna di rinnovo del parco mezzi Sintetizzando i lavori, il presidente Raffaele Costa ha definito il programma adeguato, anche se migliorabile. “Occorrerà discutere in Regione la ripartizione dei fondi non solo per indici demografici, ma per estensione territoriale e, come in questo caso, per le problematiche di sicurezza stradale più presenti nella Granda che altrove”. provato all’unanimità.

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