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Data di pubblicazione:02/07/2007
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:“Treni: un giugno di tanti ritardi e non ci avvisano”
Testo dell’articolo:ACQUI TERME - Proseguono i disagi sulle linee ferroviarie dell’Acquese. Dopo il clamoroso furto di rame che l’altro ieri ha messo «ko» la stazione di Acqui, Alfio Zorzan, presidente dell’Associazione pendolari, traccia il bilancio di giugno. «E’ stato disastroso. Ci sono state numerose soppressioni di convogli, soprattutto sulla direttrice per Asti che è stata quella che ha creato i maggiori disagi ai viaggiatori». Le cause? Le più varie, molte anche esterne a Trenitalia, il che dimostra quanto è vulnerabile tutto il sistema. «In particolar modo agli incidenti ai passaggi a livello (il 7 giugno un mezzo pesante ha divelto la linea aerea a Nizza Monferrato) e alla nuova moda che è il furto delle trecce di rame nelle stazioni». Tra i problemi c’è sempre quello relativo all’informazione nelle stazioni non presenziate da personale: non c’è nessuno che dà indicazioni. «La situazione si è fatta ancora più grave perchè dal primo giugno Trenitalia ha deciso di sospendere l’invio di messaggi gratuiti agli abbonati (sms2go), che scattava in caso di ritardi e soppressioni ed era molto apprezzato da tutti noi. La direzione commerciale di Trenitalia ha detto che questo servizio aveva un costo troppo elevato, io ho risposto che il costo tenderebbe a zero se si facessero viaggiare i treni in orario!» Zorzan ha proposto di ripristinarlo almeno per segnalare le soppressioni ed i ritardi superiori ai 20 minuti (prima erano 10 minuti), per ridurre un po’ il costo. Nell’attesa i pendolari continuiano a doversi servire del «tam tam» telefonico fra loro. «Chiediamo inoltre di provvedere con presidi o ronde notturne affinchè venga evitata questa nuova tendenza di furto del rame ai danni delle ferrovie - conclude Zorzan -. Danni che poi si ripercuotono inesorabilmente su chi utilizza il treno per recarsi al lavoro».

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