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Data di pubblicazione:05/07/2007
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:“Da Alba a Torino 80 minuti di ritardo”
Testo dell’articolo:Aumentano i biglietti, aumentano i ritardi: da domenica viaggiare in treno costa in media il 12% in più, ma l’altra mattina il treno 10260, l’unico diretto Alba-Torino, ha accumulato un ritardo del 119%. Parte alle 6,54, ferma a Bra alle 7,13 e dovrebbe arrivare a Porta Nuova alle 8: un’ora e 6 minuti. Invece è giunto a destinazione 79 minuti dopo. Quasi 500 i passeggeri a bordo, rimasti bloccati a Sommariva senza alcuna informazione. Solo più tardi si è saputo che per il blocco di un passaggio a livello verso Carmagnola, il macchinista si era rifiutato di procedere «a vista» e aveva chiamato la Polfer. «I poliziotti sono arrivati un’ora dopo, hanno presidiato le sbarre così il treno è ripartito - racconta Vincenzo Ramunno del Comitato Pendolari Alba-Bra - per scoprirlo abbiamo dovuto chiamare Aldo Pavanello, direttore commerciale di Trenitalia». Il contrattempo ha provocato disagi a catena: 49 minuti di ritardo per il treno Bra-Torino Lingotto mentre i convogli Bra-Torino delle 6,42 e delle 7,45 sono stati sostituiti da bus. Oltre ai rimborsi, i pendolari chiedono interventi sulla Alba-Torino e Alba-Cuneo e anche più sicurezza. «Se un bracciolo si rompe resta una specie di lama tagliente - dice Mariangela Cotto, consigliere regionale di Forza Italia – è successo sul Cuneo-Torino di domenica, quando sono aumentati i biglietti. Se gli ispettori per la sicurezza sul lavoro trovassero una cosa simile in qualsiasi altra azienda, la farebbero chiudere».

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