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Data di pubblicazione:06/07/2007
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Alessandria, la stazione degli sprechi: dal lavaggio locomotive senz’acqua ai “Minuetto” con i bagni fuori uso
Testo dell’articolo:ALESSANDRIA - Non solo ritardi o carrozze sporche ma anche sprechi per le Ferrovie in provincia. Un esempio proprio alla stazione di Alessandria nel deposito locomotive: da alcuni anni, è stato installato un lavaggio per motrici che in realtà non è mai stato attivato. A fianco del capannone. Manca la cosa più importante: l’acqua. Non sono mai stati realizzati gli allacciamenti e così le locomotive vengono poi lavate a Torino. Esiste poi il parco lavaggio al cavalcavia del Cristo per le carrozze dove dal tunnel escono sì pulite ma anche graffittate. Perché questo è il regno dei writers. Non ci sono controlli. «Il problema - dicono alcuni macchinisti - è che usano lo spray coprendo scritte che identificano la presenza di alcuni dispositivi». Altro elemento di spreco: un cancelletto antitrusione all’inizio del sottopassaggio che divide dal cunicolo che porta in deposito: è stato predisposto per ressere aperto unicamente con una tessera magnetica ma in realtà non ha mai funzionato ed il cancello resta aperto. Dalla stazione al materiale rotabile. In provincia i Minuetto sono pressoché spariti e le risposte alle richieste di chiarimenti del sindacato sono state evasive: erano 40 fra diesel e ad alimentazione elettrica per il Piemonte, oggi in provincia a malapena se ne vedono sono alcuni dei 6 che erano stati assicurati. Il parco mezzi è così costituito da materiale rotabile sempre più obsoleto che come conseguenza porta alla soppressione, con il nuovo orario, di treni importanti come l’Alessandria Piacenza delle 17,45 e ritorno alle 22,43 che era l’ultimo da Piacenza. E dicono i pendolari novesi: «Malgrado le soppressioni programmate con il nuovo orario si susseguono anche le cancellazioni straordinarie dei treni». E poi a proposito di sprechi ancora il Minuetto sale alla ribalta: costato tanto, con una sola mega toelette anche attrezzata per i disabili; ma anche qui gli incoveneienti. Se il livello del detergente scende sotto un certo livello, i servizi igienici si bloccano e succede spesso nell’arco della giornata così l’intera toelette resta fuori uso. Capita quindi, e lo prevede il regolamento Fs, che il treno possa fermarsi in stazione e attendere che i viaggiatori scendano alla stazione successiva, qualora ne facciano richiesta al capotreno, per andare in bagno. Anche le telecamere esterne installate sulle tre porte non servono, circa la metà sono già oscurate, inconveniente avvenuto già dopo qualche mese: hanno contribuito a far lievitare i costi senza che garantiscano una maggiore sicurezza. Poi ci sono i Vivalto con doppio piano per i pendolari che viaggiano con un sistema computerizzato e basta un’inconguenza informatica e si ferma tutto. Ancora alcuni macchinisti: «Si passa da materiale supertecnologico a mezzi ultraobsoleti - ci vorrebbe un sistema alternativo». Dai macchinisti alessandrini anche un invito al presidente della Regione, Mercedes Bresso a rivedere le sue valutazioni sui Minuetto, i nuovi treni adottati, seppur parziamente, anche in provincia. Hanno ambienti spaziosi, aria condizionata, prese di alimentazione per ricarica Pc e telefoni cellulari, impianto di insonorizzazione, zona per trasporto bici e sci. Ed inoltre la sollecitano a puntare su convogli ad alimentazione elettrica. «Ha detto che i Minuetto costano troppo - spiegano - però dovrebbe valutare di impiegare comunque le risorse ottenute con l’aumento delle tariffe, per questo tipo di treno che, al di là di alcune inefficienze, garantisce comunque un maggiore comfort soprattutto per i pendolari». E ancora: «In realtà i risparmi potrebbero essere realizzati proprio acquistando unicamente treni che utilizzino le linee elettrificate: si eviterebbe così il l’acquisto ed il consumo della nafta che oltre a rappresentare un taglio di costi, e le emissioni inquinanti e che costituiscono anche un disagio per i viaggiatori».

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