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Data di pubblicazione:15/07/2007
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:“Carrozze piene”
Testo dell’articolo:In treno da Torino ad Alassio, per qualche ora di sole e di mare, oppure per una vacanza nella casa dei nonni o dei genitori. Facendo i conti con ritardi, caldo e pochi posti a sedere. Chi non decide di spostarsi in macchina, lo fa principalmente per risparmiare qualche euro, e per non dover cercare parcheggio. Ma il rovescio della medaglia parla di carrozze strapiene, aria condizionata che non funziona, o orari non rispettati. Anche ieri, il treno che doveva arrivare ad Alassio intorno alle 17,20 da Torino Porta Nuova ha accumulato minuti di ritardo, così come annunciato prontamente nella stazione alassina. Le storie che si sentono raccontare dalle persone che scendono sono simili, anche se qualcuno parla di un viaggio tranquillo. Forse perché in tasca ha un biglietto di prima classe. C’è chi viaggia in treno quando sa di dover andare al mare da solo. È il caso di Davide Borhani, 19 anni. «Da quando ho la patente, di solito parto in macchina con amici e dividiamo le spese. Altrimenti viaggio in treno». È arrivato proprio il 30 giugno. «Sul treno ho trovato posto solamente di fronte ai bagni, nel seggiolino in corridoio, ma molte persone hanno viaggiato per terra, era tutto strapieno». È andata un po’ meglio a Silvana Amara, anche lei torinese, arrivata ad Alassio per la prima volta ieri mattina, con la figlia. «Siamo partite da Porta Nuova con quindici minuti di ritardo, alle 8,15 invece che alle 8, ma poi ha recuperato», ricorda mentre si rilassa ai bagni Boscione. Prosegue: «Sul treno non funzionava l’aria condizionata, abbiamo sofferto un po’ il caldo. Inoltre c’era parecchia gente, molti si sono dovuti sedere nel corridoio, mentre la prima classe era praticamente vuota». Ha accumulato un’ora di ritardo, invece, il treno su cui ha viaggiato una turista torinese, partita alle 6,20 e arrivata ad Alassio alle 10,30 invece che alle 9,30 come previsto. Gente in piedi, già nella tratta da Porta Nuova al Lingotto. «Veniamo spesso in vacanza ad Alassio in treno, anche solo per una giornata. Abbiamo scelto il sabato sperando che non ci fosse tanta gente, e invece ne abbiamo trovata parecchia», dice Laura. Qualcuno parla della necessità di mettere più carrozze in questi periodi dell’anno, quando i passeggeri aumentano. Del resto, problemi con le Ferrovie, ad Alassio li hanno già avuti, ma su altri fronti. È di pochi giorni fa la lettera del primo cittadino Marco Melgrati, diretta alla direzione di Trenitalia, al ministro Bianchi, al presidente della Regione e al prefetto, per segnalare ancora una volta la chiusura della biglietteria ferroviaria in periodi in cui il turismo fa segnare presenze record.

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