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Data di pubblicazione:03/08/2007
Fonte:La Stampa edizione di Aosta
Titolo dell’articolo:Il treno dimentica i pendolari. L’assessore: «Sgarbo agli utenti»
Testo dell’articolo:PRE-SAINT-DIDIER - È vero che l’estate porta in Valle d’Aosta tanti turisti, ma è altrettanto vero che i residenti continuano ad andare in ufficio e, se pendolari, a prendere il treno come fanno nel resto dell’anno. La differenza è che, nei mesi più caldi, devono fare i conti con Trenitalia che, a giugno, ha modificato gli orari delle corse rendendo di fatto inutilizzabile il servizio da parte dei lavoratori. Slittamenti di pochi minuti hanno mandato in tilt il popolo del cartellino che, per timbrare in orario, è costretto nella maggior parte dei casi a usare l’automobile. Al mattino il convoglio che parte da Pré-Saint-Didier arriva ad Aosta alle 8,31, troppo tardi per chi deve entrare alle otto e trenta. Per la pausa pranzo, invece, parte troppo presto per l’Alta Valle: fischia infatti alle 12,35 e alle 13,34, lasciando a piedi tutti quelli che non lavorano esattamente in piazza Manzetti. Lo stesso problema c’è di sera, per chi esce alle 17: dovrebbe raggiungere la banchina in soli sette minuti.
«Queste modifiche vanno in senso opposto al concetto di mobilità sostenibile - stigmatizza Ugo Venturella, del gruppo Arcobaleno Vallée d’Aoste - e sono state prese in modo del tutto arbitrario, senza nessuna concertazione con le parti coinvolte». Il consigliere ha presentato un’interpellanza, per sapere se almeno l’amministrazione regionale sia stata messa al corrente dei cambiamenti. «Purtroppo non siamo stati informati di nulla - ha risposto l’assessore ai Trasporti Ennio Pastoret - altrimenti avremmo avvisato gli utenti: è stata una mancanza di riguardo». Secondo la società Rfi, i nuovi orari sono da imputare ai Sistemi di controllo della marcia dei treni (Scmt) che, in casi di superamento dei limiti di velocità, attivano la frenatura d’emergenza. «Sarebbe una spiegazione plausibile se sulla tratta tra Aosta e Pré-Saint-Didier ci fosse questo dispositivo - commenta Venturella - ma non mi risulta». Non risulta neanche dal sito internet della Rete ferroviaria italiana: in base a dati aggiornati al 3 luglio sono stati attrezzati circa 9 mila chilometri di rete, ma quella valdostana non è neppure inclusa nei programmi di realizzazione.
«A livello informale c’è stato un impegno a fare delle prove tecniche per valutare un possibile ritorno al vecchio orario - dice Pastoret -, ma non prometto nulla». Intanto, i circa 600 passeggeri della tratta hanno due possibilità: potranno mettersi al volante, ovvero prepararsi ai blocchi di partenza ogni volta che devono raggiungere la stazione o l’ufficio. Di buono c’è che, quando toccherà a loro andare in vacanza, potranno sfoggiare un fisico da mezzofondisti.


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