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Data di pubblicazione:28/08/2007
Fonte:La Stampa edizione di Sanremo
Titolo dell’articolo:Tgv, no a Sanremo (per ora)
Testo dell’articolo:SANREMO - Niente da fare. Almeno per ora. Il Tgv, il supertreno francese di alta velocità, che collega già, ogni giorno, Ventimiglia a Parigi (Gare de Lyon), non prolungherà la sua corsa fino a Sanremo. Un progetto inattuabile, al momento, per problemi tecnici. «Purtroppo la totalità del materiale Tgv “multitensione” è impegnata sulla linea Milano-Torino-Parigi e non disponiamo di altro materiale di questo tipo per impiegarlo sulla linea tra Sanremo e Parigi via Mentone». Questo, in sintesi, il tenore della risposta della Sncf, la Societè National Chemin de Fer francese, al comune di Sanremo che aveva chiesto la possibilità di «allungare» fino a Sanremo l’arrivo e la partenza del Tgv che, attualmente, ha come capolinea Ventimiglia. Il supertreno, infatti, parte ogni giorno dalla città di confine alle 8,49 per arrivare alle 15,09 a Parigi; dalla capitale francese parte alle 11,50 per arrivare a Ventimiglia intorno alle 18,19. Tempi di percorrenza che, nei prossimi anni, saranno ulteriormente abbattuti perchè anche il tratto dall’area marsigliese a Nizza, che oggi avviene su ferrovia normale, verrà attrezzato per l’alta velocità aumentando, sensibilmente, la rapidità dei treni.
«Perchè non arrivare fino a Sanremo?», si sono chiesti nella città dei fiori, fino agli Anni 60 collegata con Parigi e Calais, quotidianamente, da quello che fu il mitico «Train Bleu». Anzi era stata fatta anche un’ipotesi di orario: partenza da Sanremo alle 8,21 e arrivo in serata alle 18,42. Ma pare non sia possibile. Un problema tecnico. Per entrare in Italia non basta un Tgv come quelli che circolano in Francia. C’è un problema di tensione: la rete ferroviaria francese capta fino a 25 mila volt, quella italiana fino a 3 mila e, in più, all’interno della stazione di Ventimiglia, dove il Tgv deve obbligatoriamente passare, c’è un’alimentazione a 1500 volt. Per rendere compatibili questi sbalzi di tensione occorrono motrici Tgv capaci di captare energia di diversa potenza. Pare non siano molte. Le ferrovie francesi impiegano quelle che hanno sulla linea Parigi-Torino-Milano evidentemente considerata ben più redditizia. Per Sanremo (anzi per Taggia perchè il supertreno, per poter ritornare indietro dovrà necessariamente toccare la stazione alla Levà per trovare gli spazi manovra che non ha Sanremo), secondo i transalpini, occorrono motrici che oggi non sono disponibili e che potrebbero esserci solo il giorno in cui verranno fatti investimenti mirati ad acquisire il materiale rotabile che manca. «Ne prendiamo atto - dice Igor Varnero, assessore alla promozione turistica che ha promosso la richiesta alle ferrovie transalpine - E prendiamo atto con soddisfazione che, comunque, non c’è una chiusura da parte delle ferrovie francesi ma solo problemi tecnici. E, tra l’altro, c’è stata, dalle ferrovie francesi, un’assicurazione a migliorare le coincidenze fra i treni italiani ed i Tgv sia a Ventimiglia che a Nizza. Sarebbe un primo passo. Puntare sul Tgv è fondamentale soprattutto in prospettiva. Oggi molta gente lo preferisce all’aereo anche per il minor numero di controlli che ci sono. E ci sono esempi di ricadute turistiche significative: in Provenza c’è stato un sensibilissimo aumento di turisti inglesi dopo che Nimes è stata collegata alla rete Tgv».
Sanremo, comunque, non si arrende. Ora ha investito del problema la stessa Regione Liguria che ha un «tavolo» permanente aperto con la Regione francese Paca (Provence, Alpes Maritimes e Cote d’Azur) per i collegamenti ferroviari. «Può essere la chiave giusta - dice Varnero - per attivare gli investimenti necessari a risolvere il problema». Igor Varnero, assessore comunale sanremese (foto), ritiene «strategico» allacciare Sanremo alla rete Tgv: «Non si tratta solo di collegare la città a Parigi - dice - ma a tutta l’Europa. Dalla capitale francese, in treno, con l’Eurostar, è possibile raggiungere Londra in due ore e Bruxelles, addirittura, in un’ora e venti».

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