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Data di pubblicazione:07/09/2007
Fonte:La Stampa edizione di Novara
Titolo dell’articolo:Novara-Torino: motrici troppo “fragili”
Testo dell’articolo:Novara-Torino: l’odissea dei pendolari continua. A lamentare le condizioni di viaggio sulla linea è Marco Martinoli, portavoce dei passeggeri. «Dove sono i nuovi treni Vivalto che ci erano stati promessi? Forse si sono persi in qualche altra regione, oppure devono essere ancora nei depositi, perchè su questa linea continuano a viaggiare i vecchi treni, con motrici che ogni tanto si rompono». Ma anche su questa tratta il problema cruciale resta quello della pulizia: Non sappiamo più come dire alle Ferrovie quanto sia scadente il livello di pulizia ed igiene sui treni. Come pendolari non chiediamo l’impossibile, ma vorremmo almeno che ci fosse un minimo di decenza. Se nei servizi igienici l’acqua dello sciacquone viene a mancare - racconta Martinoli - è evidente che dopo un pò le condizioni del bagno saranno facilmente immaginabili, ed il malcapitato che ne ha assoluto bisogno e non può attendere la discesa in stazione, dovrà fare i salti mortali per non prendersi un’infezione». Un altro problema segnalato da Martinoli sono le coincidenze tra i treni più veloci e quelli locali: «Siccome molti pendolari sono costretti a cambiare treno - sottolinea Martinoli - capita talvolta che i treni locali arrivino con qualche minuto di ritardo e la coincidenza del regionale o dell’interregionale sia già partita. Mi rendo perfettamente conto che non è possibile creare ritardi a catena, ma bisognerebbe fare in modo di non fare saltare le coincidenze. Infine, un’altra richiesta, riguardante le informazioni: sarà possibile un giorno avere dalle Ferrovie, alla stazione, informazioni chiare? Quando si chiede qualcosa a proposito di un ritardo, o di una soppressione, tutti sostengono di non sapere nulla, ma così facendo si aggrava il disagio degli utenti: se si parla chiaro, anche se costa tempo ed attenzione riservati alla clientela, si dà un servizio vero all’utente, che sa quindi, in certe circostanze, anche come regolarsi. Solo così - sostiene Martinoli - si migliora la qualità del servizio».

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