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Data di pubblicazione:11/09/2007
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Santa Vittoria d’Alba: lettera in Provincia per non togliere i treni alla Diageo. Chiesto incontro con RFI
Testo dell’articolo:Una lettera già inviata al presidente della Provincia, Raffaele Costa, affinché valuti l’opportunità di illustrare al ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, in visita oggi a Cuneo, l’intenzione di Rfi di non rinnovare il contratto di raccordo con la Diageo di Santa Vittoria d’Alba. Una richiesta ufficiale di incontro in tempi rapidi con i vertici di Rfi, per conoscere le motivazioni di questa decisione ed esprimere il proprio disaccordo. Sono i risultati dell’incontro che ieri al Comune di Santa Vittoria d’Alba ha visto convergere i rappresentanti di Alba e Bra, della Comunità collinare del Roero, il senatore Tomaso Zanoletti, i consiglieri regionali Franco Guida e Mariano Rabino. Obiettivo: scongiurare il pericolo di portare sulla statale 231 e sulle strade della provincia altri 2 mila Tir all’anno, ossia tanti quanti sarebbero necessari a sostituire i mille vagoni a quattro assi che oggi viaggiano su rotaia, carichi di bottiglie e diretti verso il Nord Europa.
«Da più di cento anni - hanno detto ieri gli amministratori - l’azienda che un tempo aveva il marchio Cinzano utilizza il raccordo ferroviario interno, unito alla linea Alba-Bra, per trasportare i propri prodotti in Europa. Oggi le Fs mettono in discussione questo servizio, senza fornire spiegazioni. Siamo seriamente preoccupati per questa decisione, che se attuata porterà ad un aumento considerevole del traffico merci su gomma già straordinariamente intenso in questa parte dell’area albese e braidese, priva ancora per molto tempo del collegamento autostradale». Al di là del caso Diageo, gli amministratori esprimono anche il timore che ciò potrebbe provocare, in generale, un ulteriore indebolimento del trasporto ferroviario tra quest’area e il resto della regione.
La «questione Diageo» è scoppiata ad agosto: con una scarna comunicazione, i gestori della rete italiana hanno comunicato all’azienda di Santa Vittoria d’Alba che, «stante l’attuale situazione di traffico», non intendono rinnovare il contratto di raccordo alla sua naturale scadenza, prevista per fine 2008. Una doccia fredda che rischia di portare sulle strade della provincia migliaia di Tir, alla faccia delle politiche ambientali, della logistica e della mobilità sostenibile. L’amministratore delegato della Diageo, Enrico Lavagnino, non nasconde le perplessità, ma confida ancora in un malinteso. «Abbiamo scritto una lettera all’amministratore delegato di Rfi - dice -, ma finora non abbiamo ricevuto risposte. Alla Diageo utilizziamo ogni mezzo di trasporto, dalle navi ai Tir, e per il traffico ferroviario spendiamo dai 3,5 ai 4 milioni di euro all’anno. È un tassello per noi fondamentale, se dovesse venir meno sarebbe un danno dal punto di vista logistico ed economico, oltre che ambientale. Ma siamo fiduciosi».

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