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Data di pubblicazione:12/09/2007
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Alessandria-Alba: riapre la linea, treni in ritardo
Testo dell’articolo:ALBA - Ad agosto, era chiusa per manutenzione. Si viaggiava in pullman e spesso si arrivava anche in orario. Lunedì, insieme ai treni, sono tornati i guai. Quattro convogli in ritardo nel primo giorno di riapertura della linea Alba-Castagnole-Alessandria. Se non è un record, poco ci manca. A farne le spese per primi sono stati gli studenti, tanti quelli assiepati l’altra mattina sul treno 10265 Alessandria. Doveva arrivare ad Alba alle 7,33 ma ha raggiunto la stazione solo trentacinque minuti dopo. Stessa storia per la partenza 4602, la Alba-Alessandria (che da Alessandria consente di proseguire per Milano): +11’. E ancora: il treno 4604 Castagnole-Alessandria, +21’; e il 4603 Alessandria-Alba che a Canelli, nell’Astigiano, accusava già 16 minuti di ritardo. «Lunedì, sulla linea Alessandria-Cavallermaggiore, si sono verificati due guasti ai passaggi a livello - ammette Mario Elia, responsabile delle Relazioni pubbliche delle Ferrovie -. Il primo tra Nizza e Canelli ha causato 18 minuti di ritardo al treno Regionale 4602 (Alba-Castagnole e 15 minuti di ritardo al treno Regionale 10265 (Asti-Alba), che ha atteso l’incrocio con il treno Regionale 4602. Il secondo, tra Costigliole e Castagnole, ha interessato nuovamente il treno Regionale 10265 (Asti-Alba) provocando ulteriori 18 minuti di ritardo. Di conseguenza, il treno 4604 Castagnole-Alessandria è partito da Castagnole con 30 minuti di ritardo per l’attesa dell’incrocio del treno 10265 ed è alla base di un ritardo di 22 minuti, per «necessità di incrocio, al treno 4603 Alessandria-Castagnole. Si è trattato di problemi tecnici: nessun passeggero ha rischiato nulla». In molti hanno protestato. «Stupisce che si verifichino guasti ai passaggi a livello su una linea che fino a domenica, in teoria, è stata oggetto di lavori di manutenzione straordinaria», commentano dal Comitato di Bra e Alba. Dal 20 agosto per la manutenzione straordinaria della Asti-Cavallermaggiore da parte dei tecnici Rfi, la linea ferroviaria è rimasta chiusa. Anche la direzione opposta - da Cavallermaggiore ad Asti - non è scampata ai cantieri. Fino a domenica, erano le corriere ad attendere i passeggeri (mancati) dei treni.


Sconti
Non solo cattive notizie. Questa settimana, la Regione ha dato il via alla campagna di promozione del trasporto pubblico dedicata agli abbonamenti annuali. Su totem e manifesti, in stazione, campeggia l’immagine di una viaggiatrice a bordo di un mezzo pubblico, con una valigetta simbolicamente a forma di salvadanaio. «Raffigura il risparmio che gli utenti possono garantirsi acquistando gli abbonamenti annuali, anziché sommando gli abbonamenti mensili o settimanali», spiegano dagli uffici regionali (tutti i materiali della campagna e lo spot radiofonico sono disponibili sul sito internet della Regione, all’indirizzo www.regione.piemonte.it). «Come dice anche lo slogan della campagna, abbiamo cercato di far vedere alla gente che il trasporto pubblico tutto sommato conviene - illustra l’assessore ai Trasporti della Regione, Daniele Borioli -. Questo anche se conosciamo benissimo i problemi e i disagi che spesso viaggiatori e cittadini devono affrontare recandosi a scuola o al lavoro con treni e autobus». La campagna si rivolge a tutti i pendolari del Piemonte che utilizzano treni, autobus e metro. L’idea è di promuovere la scelta dell’abbonamento annuale che consente un risparmio, rispetto alla somma degli abbonamenti mensili e settimanali, fino al 25 per cento. «Il nostro obiettivo - spiega l’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli - è la diffusione di questo tipo di abbonamento. Ad esempio, per quanto riguarda le ferrovie, in Piemonte ci sono 55 mila abbonati, di cui solo 3500 annuali. Credo che questo numero possa crescere soprattutto se se ne pubblicizzano i vantaggi economici».

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