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Data di pubblicazione:15/09/2007
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Diageo, Cirio: “non accettiamo la logica Trenitalia”
Testo dell’articolo:Si è svolto ieri mattina, nella sede della Diageo spa, un incontro, organizzato con l’Amministrazione provinciale di Cuneo, al quale era presente l’assessore provinciale ai Trasporti Ambrogio Invernizzi, accompagnato dal sottoscritto (anche in rappresentanza del collega Guida impegnato a Fiuggi). Con una decisione che ha sorpreso tutti, Rfi ha comunicato la volontà di non rinnovare alla Diageo il «contratto di raccordo» in scadenza nell’ottobre 2008. Significa niente più possibilità trasporto ferroviario per le merci prodotte da Diageo. La decisione delle Ferrovie è realmente assurda. La Diageo spa è una ditta florida che produce un traffico annuale di 1000 vagoni e con prospettive di ulteriore crescita. Ma se questa decisione sarà confermata, è evidente che l’azienda dovrà passare dal trasporto su ferrovia a quello su gomma. Mille vagoni corrispondono a circa duemila Tir, che ci ritroveremo sulla già caotica statale Alba-Bra. Tutto ciò comporterà un peggioramento delle condizioni ambientali, con un aumento indiscriminato dell’inquinamento locale. Non solo, si aggiunge anche il timore che, essendo mutate in peggio le condizioni, magari la Diageo un domani ritenga più conveniente trasferire altrove la propria sede con un danno economico ed occupazionale immenso. L’azienda ha comunicato che tutti i tentativi effettuati in questi giorni di parlare o di incontrare Rfi sono stati del tutto inutili e che pertanto la situazione non si è affatto sbloccata. Per questa ragione, si è assunta la decisione di trasferire il tavolo della trattativa a Roma, al vertice di Rfi, investendo della questione il presidente della Provincia Costa ed i parlamentari locali Zanoletti e Crosetto, che già si sono già attivati per organizzare un incontro direttamente con l’amministratore delegato di Rfi. Italia, Michele Maria Elia. Il caso Enel, conclusosi felicemente qualche mese fa, ci ha insegnato che quando si tratta con questi «colossi» è fondamentale poter parlare direttamente ai vertice spostando a Roma il tavolo della trattativa. Ogni decisione locale non è casuale, ma figlia di una strategia aziendale ben precisa e che viene dall’alto. Ed è proprio questa presunta strategia aziendale che vogliamo capire e che pretendiamo che Rfi venga a spiegarci in provincia di Cuneo. Da un lato, Trenitalia martoria il nostro territorio sopprimendo numerose linee ferroviarie e motivando la scelta con la scusa dei pochi utenti. Dall’altro, laddove l’utenza c’è ed è florida ci pensa Rfi che, pur in presenza di contratti «storici», incredibilmente non li rinnova eliminando di fatto quest’utenza. Sembra quasi, in sostanza, che si voglia eliminare l’utenza oggi per poi poter essere legittimati ad eliminare i treni domani. Tutto ciò per noi vorrebbe dire la soppressione della linea ferroviaria Alba-Bra in maniera definitiva e questo credo che non lo possiamo proprio accettare.

ALBERTO CIRIO
CONSIGLIERE REGIONALE, ALBA

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