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Data di pubblicazione:18/09/2007
Fonte:Corriere.it
Titolo dell’articolo:L’amministratore delegato di RFI: «Da Roma a Milano in tre ore e dieci»
Testo dell’articolo:MILANO - Assicura che sul fronte sicurezza «si sta facendo un grosso sforzo, soprattutto tecnologico». Ribadisce che, nonostante qualche inevitabile rallentamento, i lavori sull’Alta Velocità «vanno avanti». E promette che, entro il 2009, sarà possibile andare in treno da Roma a Milano in tre ore e dieci. Dopo l’incontro con Giovanni Cassola, direttore Trenitalia per lunga e media percorrenza, è toccato a Michele Mario Elia, amministratore delegato di RFI - Rete Ferroviaria Italiana, rispondere in videochat ad alcune delle centinaia di domande arrivate alla redazione di Corriere.it.

MANUTENZIONE - Tema: treni e disagi, con particolare attenzione alla sicurezza. E subito un lettore incalza Elia: «Quando vi deciderete a rendere di nuovo disponibili un po’ di soldi per la manutenzione dei mezzi, quella ordinaria necessaria a garantire la sicurezza, invece di considerare come uniche spese giustificate le emergenze dopo che i disastri sono già successi?». La risposta dell’amministratore delegato di RFI : «Ferrovie non lavora solo su guasti e incidenti. Ogni anno lo stanziamento per la manutenzione ordinaria è pari a un miliardo di euro. Negli ultimi anni abbiamo messo in campo un grande sforzo tecnologico per dotare la Rete di sistemi di sicurezza all’avanguardia».

SICUREZZA - Elia ribadisce, come già fatto da Cassola, che la rete ferroviaria italiana è la più sicura d’Europa. «Nel 2000 abbiamo iniziato a installare un sistema tecnologico che "protegge" il treno da qualsiasi errore durante la marcia. Oggi abbiamo già coperto 12 mila chilometri su 16 mila. Finiremo entro il 2007». Una sorta di pilota automatico, dunque: porterà a una riduzione del personale? «In qualche modo sì. Ma il macchinista a bordo è sempre necessario».

ALTA VELOCITÀ - Molte, ovviamente, le domande su Alta Velocità e linee secondarie (dai collegamenti in Sardegna alle difficoltà tra Arezzo e Savona, tanto per fare qualche esempio citato dai lettori). Elia spiega che «l’Alta Velocità è nata come tale ma si è sviluppata come Alta capacità. Poiché i 2/3 del traffico circolano su 1/3 delle rete ferroviaria, abbiamo dovuto sviluppare soprattutto le linee principali. Questo non significa che dimentichiamo le linee secondarie e quelle metropolitane, anzi».

PENALI - «Perché non fate rispettare i termini previsti per la consegna dei lavori (per es. quelli della TAV) da parte delle imprese appaltatrici, applicando, ed anzi inasprendo, le penali per ogni ritardo?» chiede Gianluca da Taranto. «In tutti i nostro contratti - è la risposta - sono previste penali. Ci sono lavori complessi e meno complessi. Il progetto della Tav ha vissuto diverse fasi, ma nel 2000 c’è stato un grande impuso. E tutto viene monitorato attentamente». Una data per il completamento dei lavori? «Entro il 2009 ultimeremo la Torino-Milano-Napoli - conferma Elia - e per andare da Roma a Milano ci vorranno tre ore e dieci». Quando verrà completato il collegamento TAV Roma-Napoli? «Anche l’ingresso a Napoli è ovviamente previsto entro il 2009, massimo 2010. Abbiamo dei problemi relativi ad alcuni siti inquinati, ma a lavori ultimati il capoluogo partenopeo diventerà il nodo più all’avanguardia d’Italia».

MAXISCHERMO - «Da anni anni assisto a proclami su incremento di puntualità, pulizia e qualità nelle stazioni - scrive un pendolare -. Parole vane! E ora c’è anche la presa in giro: megaschermi che mandano in onda pubblicità, non informazioni». Elia precisa che bisogna distinguere: «Ci sono anche megaschermi che mandano notizie utili ai viaggiatori. Inoltre stiamo installando dei sistemi per avere un’informazione centralizzata. In molte realtà è già visibile. I megaschermi pubblicitari? Se ci sono possibilità di introito, perché non farlo?Cercheremo comunque di bilanciare pubblicità e informazione».

CALDO E RALLENTAMENTI - Alte temperature dei binari e riduzione di velocità dei treni: un lettore chiede «perché in altre nazioni come la Francia e la Spagna, dove è normale avere d’estate 40-50 gradi, la velocità dei treni non viene mai ridotta e i TGV non si schiodano dai canonici 300 km/h?». «Due-tre anni fa ero in Inghilterra - risponde Elia -: ci fu un’ondata di caldo. Le ferrovie inglesi bloccarono il traffico. Sui giornali uscì la notizia con un commento: come mai in Italia non accade? Noi non abbiamo mai interrotto la circolazione: a volte occorre però prendere qualche precauzione».

DA 35 ANNI - Un lettore prova a pungolare l’amministratore delegato di RFI: «Ma credete veramente in ciò che dite?». «Lavoro da 35 anni in Ferrovie - risponde Elia - perché mi piace questo lavoro e credo in quello che faccio. Il mio sogno? Vedere il completamento dell’Alta Velocità».

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