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Data di pubblicazione:18/09/2007
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:“Lunedì nero” sui treni, pendolari infuriati
Testo dell’articolo:Non c’è pace per i pendolari dell’acquese: ieri mattina otto treni hanno subito pesanti ritardi sia sulla linea verso Genova che quella verso Alessandria. Dopo la lettera di venerdì scorso che evidenziava i gravi disservizi sulle linee ferroviarie acquesi, l’associazione dei pendolari torna sul piede di guerra. «I treni in ritardo di ieri mattina - spiega il presidente dell’associazione Alfio Zorzan - hanno colpito principalmente studenti e lavoratori» vale a dire le solite persone che non «hanno tutela nei confronti degli istituti scolastici e datori di lavori che, soprattutto questi ultimi, troppo spesso devono pagare di tasca propria, con l’elevato rischio anche del posto di lavoro se trattasi di lavoratori precari».

A lanciare l’ennesimo grido d’allarme è l’infaticabile presidente ormai giornalmente in contatto con i vertici di Trenitalia per segnalare le situazioni di disagio. «Faccio ancora un’appello alle istituzioni, Province e Comuni, oltre che Trenitalia, affinché questa grave sItuazione che limita la mobilità di noi acquesi venga equilibrata perché l’esasperazione delle persone ha raggiunto la saturazione» e potrebbe sfociare in manifestazioni di protesta plateali.

Ieri sulla linea Savona-Acqui-Alessandria, il treno 4618 delle 5, in partenza da Savona e con tappa intermedia ad Acqui alle 6.20, ha accumulato 58 minuti di ritardo. Il treno 10271 in partenza da Alessandria alle 6.24 è arrivato a Savona con 32 minuti di ritardo e il treno 10270 in partenza da Alessandria alle 7.03 è arrivato ad Alessandria con 27 minuti di ritardo.

Più consistenti i ritardi sulla linea Acqui-Genova. Il treno 6153 in partenza da Acqui alle 5.20 è arrivato a Brignole con 27 minuti di ritardo, 35 minuti di ritardo sono stati accumulati dal treno 6150 in partenza da acqui alle 6.05. Il treno 11399 in partenza da Acqui alle 6.12 ha accumulato "solo" 10 minuti di ritardo mentre il treno 6075 delle 7.01 15 minuti. Infine il treno 6157 in partenza da Acqui alle 7.41, è arrivato a Brignole con 31 minuti di ritardo. «Credo che ogni commento a questa situazione sia superfluo» aggiunge amareggiato Alfio Zorzan. Coinvolti almeno 50 mila pendolari che ogni giorno utilizzano questo mezzo di trasporto.

L’estate che si sta per concludere risulta una delle peggiori degli ultimi anni. «Tutto questi disagi purtroppo - aggiunge il presidente - allontana dalle persone la percezione di un miglioramento del servizio che nonostante gli sforzi è ancora molto al di sotto degli standard europee». A ciò si aggiungono un reparto informazioni al pubblico latitante, passaggi a livello che si guastano lasciando passeggeri ma anche automobilisti in situazioni che a volte rasentano la follia. Cosa accaduta ad agosto al passaggio a livello di Prasco: per riparare l’impianto elettrico delle sbarre sono occorse oltre due ore che, visto il caldo, per quanto concerne gli automobilisti incolonnati, ha richiesto l’intervento della protezione civile.

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