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Data di pubblicazione:05/10/2007
Fonte:L’Espresso
Titolo dell’articolo:Passerelle sospese e sei uscite: stazione high-tech per il metrò
Testo dell’articolo:Niente più gioco delle tre carte o dei campanelli, il sottopasso di Porta Nuova per attraversare corso Vittorio Emanuele adesso ha l’aria severa e rassicurante del granito e della pietra. Tradizione nella novità. Due passerelle sospese sopra i treni della metropolitana e protette fino alla volta da vetrate sostituiscono quello che per anni era stato un luogo di incontro e di commerci, oltre che un passaggio sicuro per attraversare il trafficato incrocio. Le passerelle saranno utilizzabili da tutti e non sarà necessario acquistare il biglietto del metro. È questa una delle principali innovazioni della nuovissima stazione della metropolitana che viene inaugurata oggi davanti alla principale stazione ferroviaria della città. Altra novità: si sale e si scende da un’unica banchina, da cui i convogli arrivano e ripartono al contrario. L’altra sarà aperta solo con il proseguimento verso il Lingotto. La stazione sarà aperta al pubblico dalle 16 e sino a domenica compresa si viaggerà gratis.
Una stazione doppia, se non tripla, rispetto a tutte le altre. Più scale, più ascensori, più biglietterie, più telecamere. In 15 minuti si attraversa la città fino al capolinea di Collegno, dove 120 persone fanno funzionare il Val, il sistema di treni automatico, e controllano sui monitor il milione di passeggeri che ogni mese prende la metro.
Due scale in piazza Carlo Felice, una accanto ai portici dal lato di via Sacchi e l’altra di fronte all’Hotel Ligure. Quattro scale, due mobili e due normali, e due ascensori si trovano all’interno della piazza, di fronte ai giardini Sambuy, dietro la fermata dei bus, in mezzo a panchine e fioriere. Ci sono altre due uscite, con scale normali e mobili, dall’altra parte del corso, di fronte all’ingresso di Porta Nuova. Da questo lato non ci sono ascensori, che invece verranno costruiti direttamente dentro l’atrio della stazione ferroviaria, insieme ad altre scalinate, quando il progetto firmato ieri insieme con Grandi Stazioni sarà ultimato e la metropolitana - basterà abbattere un muro - sarà davvero integrata in un unicum con Porta Nuova, come accadrà anche nella nuova Porta Susa. Per adesso ci sono già i monitor con gli orari dei treni in arrivo e in partenza. L’interconnessione con i binari della nuova Porta Susa, invece, che sarà la quindicesima fermata, per ora è una stazione pronta nelle linee essenziali, soltanto da rivestire. I treni del metrò rallenteranno ma le porte non si aprono.
Il nuovo capolinea della linea 1 è un dedalo di gradinate in cui prevalgono i toni caldi del granito bruno e del metallo color Terra di Siena. Unico tocco di colore un sistema di illuminazione dipinto di rosso. È la sola stazione in cui non ci sono le vetrofanie disegnate da Ugo Nespolo, che invece ha decorato, come il resto del tragitto, con coloratissime immagini di battaglie, di re e di regine le altre due nuove stazioni che si aprono domani, quella di corso Vinzaglio e quella di corso Re Umberto. Ma la mano dell’artista torinese si vede nelle immagini che vengono proiettate sul soffitto e sulle pareti e che si alternano alle foto d’epoca di bus e tram. Sotto la stazione è già stato ricavato un grande vano per ospitare la stazione di interconnessione della futura linea 2 in modo da ridurre al minimo gli impatti del cantiere.
Ieri gli ultimi preparativi, un’insegna qua e là ancora da sistemare, il palco per Prodi da montare, i percorsi gommati per i non vedenti da incerare un’ultima volta. Oggi la grande festa, con annullo filatelico speciale fino alle 16 e musica e performance teatrali in via Roma fino a mezzanotte.

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