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Data di pubblicazione:11/10/2007
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:Cantarana: sull’azienda che perderà i binari chiesto intervento della Regione
Testo dell’articolo:CANTARANA - Sono arrivati fino in Regione gli echi dello scontro tra l’azienda di legnami «Fratelli Barosso» di Cantarana e il Gruppo ferrovie dello Stato. Con una lettera del 6 settembre, l’azienda ferroviaria annunciava alla ditta di Cantarana (due titolari, Francesco e Roberto Barosso e sei dipendenti) che non avrebbe più potuto utilizzare lo scambio ferroviario di cui si servivano per commerciare legname con la Francia. E mentre i titolari della «Barosso» comunicano con le Ferrovie tramite avvocati, Mariangela Cotto (Forza Italia) in un’interrogazione urgente chiede alla Regione una ferma presa di posizione. Per Roberto e Francesco Barosso, ricevere quella lettera è stato un duro colpo: proprio per utilizzare il trasporto su rotaia nel 2000 si sono trasferiti da Viale al fianco della stazione di Villafranca-Cantarana e attorno a questa linea hanno sviluppato la propria azienda, costruendo a spese proprie 400 metri di binari che portano dallo scambio fino davanti allo stabilimento. Mariangela Cotto chiede una «soluzione in tempi brevi» e alla ditta, le Ferrovie dello Stato hanno dato 45 giorni di tempo per risolvere il contratto, paradossalmente rinnovato da poco fino al 2014. «Solo l’anno scorso - ha aggiunto Francesco Barosso - le stesse ferrovie ci avevano dato il via libera per allungare i binari, ovviamente a nostre spese». Ora, sempre a spese della «Fratelli Barosso», secondo le Ferrovie quegli stessi binari dovrebbero essere rimossi, per «ripristinare gli impianti preesistenti» della stazione. «La Fratelli Barosso è una ditta che produce un traffico mensile di cinquanta vagoni e con prospettive di ulteriore crescita per il futuro - scrive Cotto - ma se questa decisione sarà confermata è evidente che l’azienda dovrà passare dal trasporto su ferrovia a quello su gomma, l’equivalente di 800 camion ogni anno su un’autostrada già molto problematica». Un problema anche per Cantarana stessa, che dovrà sostenere un impatto ambientale non indifferente. «Paradossale - prosegue ancora Cotto - che quando si discute del futuro della mobilità in direzione di un passaggio dal trasporto su gomma a quello su rotaia, si debbano affrontare situazioni di questo genere». Ed è proprio nell’intervento di Provincia e Regione che spera il sindaco di Cantarana, Vincenzo Gerbi, insieme ai titolari dell’azienda. Per la «Diageo» di Santa Vittoria d’Alba, fino a qualche settimana fa vittima dello stesso problema, sembra avere funzionato. In quel caso le Ferrovie hanno fatto marcia indietro.

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