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Data di pubblicazione:15/10/2007
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Acqui Terme: il Comune e i pendolari contro “taglio” di 2 treni Uniti nelle proteste alle Ferrovie: “Sempre penalizzati”
Testo dell’articolo:ACQUI TERME - «No alla soppressione dei treni sulla linea Acqui–Ovada». Lo sottolinea con forza al compartimento ligure di Trenitalia, l’assessore comunale ai Trasporti, Anna Leprato, dopo che nei giorni scorsi durante una riunione che si è tenuta nella sede della Regione Liguria, è stata ipotizzata la soppressione di due convogli della linea ferroviaria Acqui–Ovada– Genova che dovrebbe essere ufficializzata con l’entrata in vigore del prossimo orario ferroviario. Sono il 6172 in partenza da Genova Brignole alle 20,37 il cui arrivo è previsto ad Acqui alle 20,58 e del 6175 in partenza da Acqui alle 20,44 con arrivo a Brignole alle 22,10. Queste due corse saranno limitate ad Ovada e sostituite con autobus tra Ovada ed Acqui. Inoltre il treno 6172 partirà in anticipo dalla stazione di Genova Brignole alle 20,11. «Siamo fortemente contrari a questa nuova ipotesi di riduzione dei servizi del trasporto pubblico che ancora una volta penalizza Acqui e l’Acquese - spiega Anna Leprato -. Purtroppo non è la prima volta che la scure dei tagli colpisce la nostra zona». Dello stesso parere Alfio Zorzan, presidente dell’Associazione pendolari dell’Acquese, che, durante la riunione che si è svolta nei giorni scorsi a Genova, ha espresso la contrarietà dei pendolari che utilizzano il treno per raggiungere il capoluogo ligure sia per motivi di studio e di lavoro. Sempre secondo Zorzan, la decisione di sopprimere i due treni sarebbe riconducibile alla riduzione di un turno del servizio alla stazione ferroviaria. A questo punto, visto che non ci sarebbero più treni in partenza od in arrivo dalla stazione Fs dopo le 21, la stazione potrebbe essere in balìa di malintenzionati, come è già successo nei mesi scorsi quando era andata in tilt per un furto di rame durante le ore notturne.

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