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Data di pubblicazione:19/10/2007
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Comitato «Savona-Valbormida»: lo sviluppo corre lungo i binari
Testo dell’articolo:CAIRO M. - Il comitato «Sviluppo Savona-Val Bormida», nato nel settembre scorso, ha promosso una raccolta di firme, cui ad oggi hanno già aderito in mille (l’obiettivo è di arrivare a 10 mila firme), per chiedere alle istituzioni, agli enti e ai politici che le aree dismesse della Val Bormida vengano riconvertite in attività di retroporto, che le linee ferroviarie vengano sviluppate per eliminare gran parte del traffico pesante e permettere la realizzazione di una metropolitana «leggera» che colleghi Cairo a Savona. Un comitato che finalmenmte non dice aprioristicamenet dei «no» ma che avanza proposte, Spiega Franco Malfatto, coordinatore del comitato: «La grande adesione che stiamo ottenendo dimostra che l’opinione pubblica non è solamente sensibile a movimenti “contro”, ma anche a concrete iniziative propositive». E aggiunge: «Mentre il traffico sta strangolando i maggiori centri della Riviera, il trasporto merci su rotaia viene sempre più penalizzato. Trenitalia pare abbia deciso di cancellare il Deposito macchinisti della divisione Cargo di Savona mentre, di fatto, scoraggia le spedizioni merci dalla Val Bormida». E a tale proposito porta un esempio: un carro merci che da Cairo deve andare a Torino viene spedito a Savona, poi a Genova e infine a Torino, anziché direttamente via Fossano nel capoluogo piemontese.
Analogo procedimento per una spedizione in Svizzera che passerà attraverso Savona, Genova, Milano, Chiasso, anziché da Alessandria-Novara «il tutto con enorme spreco di tempo e danaro, ma soprattutto scoraggiando le aziende all’utilizzo della rotaia per le proprie spedizioni». Eppure, dice ancora Franco Malfatto, «le linee ferroviarie che collegano Savona e la Val Bormida con il Piemonte non sono affatto secondarie per quel che riguarda la capacità tecnica di traffico. E’ stato calcolato che già oggi potrebbero partire da Savona diretti a nord oltre 50 treni merci al giorno». Prosegue il coordinatore: «E poi, con un investimento modesto, la capacità di traffico ferroviario potrebbe venire ulteriormente aumentata. Attualmente esistono due tracciati da Savona a San Giuseppe di Cairo: via Santuario-Ferrania e via Maschio-Altare. Quest’ultimo, realizzato nel 1926, è già predisposto per due binari eesndo pronti massicciata, gallerie e ponti doppi. Posare un secondo binario avrebbe costi irrisori rispetto ad altri investimenti, permettendo anche la realizzazione di un servizio di metropolitana leggera».

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