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Data di pubblicazione:25/10/2007
Fonte:TargatoCN.it
Titolo dell’articolo:Bra-Alba:incontro Regione-pendolari, proposte saranno realtà
Testo dell’articolo:Si è discusso del nuovo orario di dicembre nell’incontro svoltosi ieri sera a Torino tra la Regione Piemonte, Trenitalia e il comitato dei pendolari Alba-Bra. Durante la riunione si è fatto il punto in merito alle richieste avanzate dal Comitato sulle modifiche di orario, oggetto di un’attenta valutazione tecnica per determinarne la fattibilità in termini di tempi di percorrenza, stazioni di transito e orari. A seguito di questa analisi sono due le proposte del comitato che, a partire da dicembre, verranno messe in atto:

- l’attuale treno 4551 Alba-Bra-Cavallermaggiore delle 5.50, verrà anticipato di 5 minuti in partenza da Bra alle 6.09 con arrivo a Cavallermaggiore alle 6.19 (invece che alle 6.28), in modo da garantire la coincidenza a Cavallermaggiore con il treno 4418 in arrivo da Ceva alle 6.24 e diretto a Torino. Per velocizzare i tempi di percorrenza del 4551, verrà soppressa la fermata di Madonna del Pilone che risulta avere zero saliti/discesi in quell’orario;

- la sosta a Bra del treno 4492 Cavallermaggiore-Asti delle 18.25, verrà ridotta da 10 a 1 minuto in modo da farlo proseguire immediatamente in direzione Alba con il seguente orario: Cavallermaggiore 18.25- Bra 18.35/18.36 – Alba 18.58/19.12 – Asti 19.52.

Dalla concertazione sulle richieste è emersa l’esigenza di ripensare la traccia oraria del treno 4509 in uscita da Torino alle 6.55 e diretto a Bra che, a causa di alcuni incroci orari, determina un ritardo cronico dei convogli 10260 e 4512 in arrivo a Torino da Bra e Asti-Alba. Saputo dell’esito dell’incontro, l’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, ha spiegato: “Su questo punto Trenitalia si è impegnata a studiare una soluzione che permetta di accogliere almeno, almeno in parte, le esigenze dei pendolari. Riguardo a questo, avevamo chiesto alla Provincia di Cuneo di svolgere un ruolo di composizione tra le differenti, e a volte contrastanti, richieste dei comitati espressione dei diversi territori. Purtroppo questo tentativo non ha avuto effetto e, quindi, questo è quello che oggi è possibile fare. Naturalmente quando andranno a regime il riassetto del nodo di Torino e alcuni altri interventi di ammodernamento, sarà possibile fare di più. Nella situazione attuale – conclude Borioli – è quasi impossibile produrre benefici per alcuni che non si traducano in sacrifici per altri”.

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