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Data di pubblicazione:31/10/2007
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Sull’Ovada-Genova sui treni sono ritornati i disagi
Testo dell’articolo:OVADA - Ovada-Genova, sui treni dei pendolari: dopo un’estate relativamente tranquilla, da un mese è tornato il caos. E ora il sindaco di Campo Ligure, Antonino Oliveri, e il vice sindaco di Ovada, Franco Piana, a nome di tutti i Comuni della Valle Stura interessati dalla tratta, incalzano la Regione Liguria, Trenitalia e Rfi: «Siamo costretti a chiedere un nuovo tavolo tecnico di lavoro per affrontare la questione e trovare una soluzione agli ennesimi disagi: le rassicurazioni e gli impegni dell’ultimo incontro sono stati disattesi». A bordo, viaggiando coi pendolari, la sensazione è quella di assistere a un film già visto: i treni collezionano in media 10 minuti di ritardo (quelli del mattino per Brignole), i passaggi a livello continuano ad alzarsi e abbassarsi a piacimento, le carrozze sono sporche, i sedili imbrattati, i finestrini rotti. A Prasco i convogli sono costretti ad andare a passo d’uomo (il rallentamento in stazione sarà risolto in questi giorni, assicurano le Ferrovie), nella stretta di Mele la situazione è irrisolta da anni. All’indirizzo mail del Comune di Ovada e sulla scrivania del sindaco di Campo arrivano ogni giorno decine di lettere dettagliate in cui i pendolari più scrupolosi segnalano i minuti di ritardo e le pecche della linea con dovizia di particolari, lanciando appelli disperati. Commenta Piana: «Una volta chiuso l’ultimo tavolo, sembrava che la situazione si fosse risolta, almeno da un punto di vista della puntualità, e in effetti c’erano stati concreti miglioramenti, ma da un paio di settimane tutto è tornato come prima». Già il 10 ottobre, dopo il summit tra le associazioni, i sindaci, i dirigenti delle Ferrovie e delle Regioni, era emerso un quadro poco confortante. «I ritardi accumulati dai convogli sono aumentati, con una punta negativa a settembre - riferisce Alfio Zorzan, presidente dell’Associazione pendolari dell’Acquese -, mentre per quanto riguarda il nuovo orario, da dicembre, ci sono due dati fortemente negativi: la soppressione dei due treni serali tra Ovada e Acqui che verranno sostituiti da bus, con conseguenti disagi di interscambio. E la chiusura totale della linea, per manutenzione, annunciata per la prossima estate». E da domani si aggiunge un’ulteriore beffa: «Sarà abolita la tariffa 21/A che consentiva ai pendolari in transito tra due Regioni di avere uno sconto sull’abbonamento». «Questa volta il tavolo tecnico deve servire a risolvere i problemi definitivamente. Per sempre», dice Piana.

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