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Data di pubblicazione:01/11/2007
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Pendolari, rincari mascherati
Testo dell’articolo:ALESSANDRIA - Da oggi il costo del biglietto ferroviario aumenta ancora. E colpisce particolarmente i pendolari della provincia. Dopo gli aumenti di settembre, ecco quelli legati ai treni del trasporto regionale che attraversano più regioni: viene applicata una tariffa ad hoc. Il provvedimento, dice la Regione, deciso dalla direzione centrale delle Ferrovie, istituisce biglietti e abbonamenti il cui prezzo sarà determinato sommando le tariffe delle due regioni in proporzione alle tratte di competenza. I viaggiatori quindi, non dovranno più utilizzare i biglietti e gli abbonamenti a tariffa nazionale per viaggiare da una regione ad un’altra sui treni regionali, ma devono acquistare un nuovo biglietto/abbonamento, appunto ad hoc. Trenitalia invece afferma che tutto questo deriva da un accordo Stato-Regioni per stabilire i precisi ricavi del trasporto ferroviario regione per regione. Tutto questo comunque si traduce però in nuovi aumenti che interessano particolarmente i pendolari della provincia, la maggior parte dei quali diretti per lavoro o per studio a Milano o a Genova. Per esempio questa la situazione sulle principali tratte che riguardano il Basso Piemonte, con il costo dell’abbonamento mensile prima e dopo la nuova tariffa: Alessandria-Milano, da 68 euro a 74,80; Alessandria-Genova, da 54 a 59,40 euro; Novi-Genova, invariato, 59 euro; Casale-Vercelli-Milano, da 61 a 67,10; Tortona-Milano, invariato a 74,50. In realtà l’aumento è maggiore perché i pendolari non potranno più utilizzare lo stratagemma della tariffa nazionale. Ad esempio i tortonesi in realtà non pagavano 74,50 euro: potevano pagare la tariffa nazionale acquistando l’abbonamento Carbonara-Milano che consentiva un risparmio di circa 6 euro. Alfio Zorzan, presidente dell’associazione pendolari acquesi, sottolinea come la maggiore mazzata abbia colpito i colleghi viaggiatori diretti su Torino: passati da 68 euro (Rossiglione-Torino Porta Nuova) a 95 euro, con un aumento complessivo del 40%. E ancora: Acqui-Genova Brignole, da 51 a 56,10, più 10%, Ovada-Genova Brignole, da 46 a 55,50, con un più 20% di aumento. Un pendolare novese segnala invece che in un anno l’abbonamento annuale Novi-Genova Brignole è aumentato da 454 euro (novembre 2006) a 477 (settembre 2007) e ancora fino agli attuali 526 euro. Riccardo Leardi dell’Associazione pendolari novesi ritiene importante comunque due precisazioni: «Chi ha un abbonamento annuale non si deve preoccupare: è valido fino alla sua scadenza naturale; la carta di ammissione agli Intercity è rimasta invariata. Infine l’onorevole di Forza Italia Franco Stradella ha presentato un’interrogazione al ministro dei Trasporti sulla soppressione di due treni regionali sulla Acqui-Genova e sull’ipotesi di chiusura della stazione di Acqui nelle ore notturne.

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