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Data di pubblicazione:03/11/2007
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:La stazione di S. Giuseppe d Cairo
Testo dell’articolo:Abbandonata e allo sfascio. La stazione ferroviaria di San Giuseppe di Cairo diventa un caso e ora il sindaco è pronto a varare un piano per aumentare la sicurezza nelle ore notturne.

SAN GIUSEPPE DI CAIRO - Rifiuti di ogni genere, dalle cartacce alle bottiglie, macchie di sangue, urina e sputi. È il disgustoso scenario che spesso, la mattina, si presenta ai passeggeri che utilizzano la sala d’aspetto della stazione ferroviaria di San Giuseppe di Cairo. Le panche e il tavolone in legno ormai da tempo si sono trasformati in bivacchi per balordi che trascorrono la notte nelle due salette, non solo per dormire, mangiare e bere, ma anche per i loro bisogni fisiologici, come si trattasse di una toelette.
E il risultato è davvero squallido e avvilente. Al punto che le centinaia di viaggiatori che per motivi di lavoro e di studio ogni mattina raggiungono la stazione, preferiscono attendere i convogli ferroviari all’addiaccio o chiedendo al titolare del bar Buffet, che si trova a due passi dalla sala d’aspetto, di poter aspettare nel suo locale l’arrivo dei treni. Una situazione più volte segnalata dai pendolari ai vertici delle Fs, ma che nonostante le sollecitazioni è rimasta immutata. Dicono i passeggeri: «Si è superato di gran lunga ogni limite, è davvero diventata una situazione non più accettabile sia per quanto riguarda l’aspetto igienico-sanitario, sia sotto il profilo della sicurezza».
E sì, perchè anche la sicurezza è argomento strettamente legato a quanto accade la notte in quella sala d’aspetto dove spesso esplodono liti e risse fra torme di ubriachi, accampati in ogni angolo della stazione. A vigilare su tutto questo, se si escludono i controlli che vengono effettuati dai carabinieri, tuttavia impegnati anche in decine di altri servizi, c’è solamente un capo-stazione che la notte e i giorni festivi è l’unico dipendente delle Ferrovie a dover provvedere a tutto. Lavoro improbo, anche perchè la stazione di San Giuseppe è un importante snodo per il Nord Italia.
Sino a qualche anno fa, ad occuparsi della sicurezza erano gli agenti della Polfer, poi trasferiti in massa a Savona. Decisione che venne duramente contestata soprattutto dai pendolari i quali temevano appunto di potersi poi trovare nella situazione con cui sono costretti a convivere adesso. Da allora, non ci sono più uomini in «divisa» e in molti si chiedono il motivo per cui le Fs non prendano finalmente provvedimenti.Vale a dire: o chiudere la sala d’aspetto nelle ore notturne, ma questo tuttavia andrebbe a penalizzare gli utenti, anche se dopo le 22,30 a S. Giuseppe i treni-passeggeri non fanno più sosta, o aumentare il personale, magari anche di una sola unità, con il compito di coadiuvare il capo-stazione. Un suggerimento, quest’ultimo, «che potrebbe migliorare la situazione senza penalizzare nessuno, e fare il modo che la sala d’aspetto non sia più un ricettacolo per gente che solo a vederla mette paura».

Situazione più tranquilla negli altri paesi
Nelle stazioni ferroviarie della Val Bormida la situazione è assai diversa da quella in cui versa San Giuseppe di Cairo, anche e soprattutto perchè sono di piccole dimensioni, il flusso dei viaggiatori è assai ridotto e poi perchè non si tratta di snodi di importanza «strategica», come appunto è quella di San Giuseppe. Anni fa, dopo la chiusura della stazione di Cairo, l’edificio ormai abbandonato a se stesso oltre ad essere fatiscente spesso diventava il riparo per vagabondi e balordi di ogni sorta. Anche in quel caso si scatenarono accese polemiche, specie da parte dei residenti di via Colla. Ed è di pochi giorni fa, la notizia che dopo lunghe e complesse trattative di cui si era occupata la precedente amministrazione comunale, l’edificio dell’ex stazione ferroviaria diventerà la nuova sede del comando di zona della Forestale.

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