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Data di pubblicazione:07/11/2007
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:La storia: stazione di San Giuseppe di Cairo
Testo dell’articolo:La sala d’aspetto della stazione ferroviaria di San Giuseppe di Cairo rimarrà chiusa nelle ore notturne, e più precisamente dalle 22,30 alle 4, lasso di tempo in cui non fanno sosta treni-passeggeri. Il provvedimento è stato deciso dalla direzione delle Ferrovie Italiane, dopo le accese proteste sollevate dai viaggiatori per le condizioni in cui versavano i locali, diventati autentici bivacchi per balordi e ubriachi che qui trascorrevano la notte, non solo abbandonando rifiuti di ogni genere, ma spesso utilizzandoli come latrine. Per le centinaia di pendolari che ogni giorno per motivi di lavoro e di studio fanno tappa nella stazione di San Giuseppe di Cairo, la decisione rappresenta «una vittoria». Finalmente, è il loro, soddisfatto commento, «dopo tante sollecitazioni, rimaste per lungo tempo senza risposta, ora qualcosa si è mosso». E aggiungono: «In attesa dei treni, non dovremo più sostare fuori dalla sala d’aspetto che si era trasformata di una sorta di “immonda discarica” e dove bisognava fare molta attenzione per evitare di calpestare urina, sputi e addirittura macchie di sangue». Per attuare il provvedimento, le Ferrovie hanno preso contatti con i carabinieri chiedendo la loro collaborazione in particolare nel momento in cui il capostazione, la sera, dovrà provvedere a chiudere le sale d’aspetto. Una sorta di servizio di vigilanza per evitare che eventuali balordi reagiscano magari in maniera violenta o comunque possano creare problemi di ordine pubblico e di sicurezza per essere stati «sfrattati» da quello che era diventato il loro rifugio notturno. Locali che peraltro, di recente, sono stati oggetto di un’accurata opera di ristrutturazione che ha interessato l’intera struttura che ospita uffici e magazzini. Lavori di miglioramento che, tuttavia, stridevano e non poco con le condizioni in cui, la mattina, versava la sala d’aspetto. Un problema, quello sollevato dai pendolari, che si è protratto per diversi mesi e che ora sembra aver trovato una soluzione. I viaggiatori, infatti, nelle loro innumerevoli richieste, ormai esasperati, avevano proposto o la chiusura dei locali nelle ore notturne, o l’aumento del personale (di notte c’è solo il capostazione che si deve occupare di tutto) in maniera tale da poter garantire controlli più capillari e accurati. Le Ferrovie hanno optato per la prima soluzione.

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