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Data di pubblicazione:15/11/2007
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Piscina di Pinerolo, fermano il treno: “Dateci più vagoni”
Testo dell’articolo:Hanno tirato il freno d’emergenza, e quando il treno si è fermato si sono messi davanti ai binari per impedire al locomotore di ripartire.
La protesta ieri verso le 7 nella piccola stazione di Piscina sulla linea ferroviaria Torino- Pinerolo è stata dettata dall’ennesimo disservizio delle ferrovie che proprio ieri mattina hanno soppresso il treno che sarebbe dovuto arrivare alle 7,37. Gli studenti hanno atteso invano il pullman sostitutivo ma poi si sono rassegnati ad aspettare il treno successivo, quello delle 8,05, sperando che da Porta nuova avessero aggiunto delle carrozze. Ma quando il treno è arrivato in stazione i vagoni in tutto erano 3 - e già pieni zeppi - di studenti saliti nelle precedenti stazioni. I giovani hanno dato l’assalto al treno, hanno cercato di farsi uno spazio, ma era un’impresa impossibile, qualcuno è rimasto bloccato in mezzo alle porte. Grida di protesta e poi la decisione di bloccare il convoglio.
Zaini in spalla, si sono spostati dai corridoi a binari. Il macchinista ha avvertito la Polizia ferroviara, sono arrivati i carabinieri e i ragazzi a quel punto si sono allontanati. «Una gesto dettato dall’esasperazione - dice il sindaco di Piscina, Edda Basso -. Ogni giorno gli studenti devono fare i conti con questi problemi. Mi sembra inconcepibile sopprimere un treno e non mandare gli autobus. Poi arriva la beffa del secondo treno con solo tre vagoni, ma da Torino ben sapevano che avendo cancellato per un guasto un treno ci sarebbero stati oltre 200 studenti a piedi. Ebbene, per oltre un’ora e mezza nessun responsabile delle ferrovie ha risposto alle telefonate partire dal Comune. Unica iniziativa presa: avvertire le forze dell’ordine». Aggiunge Alessandro Sorra, terzo anno dell’Istituto Buniva di Pinerolo: «Ogni mese paghiamo 51 euro per l’abbonamento, e spesso arriviamo a scuola in ritardo per colpa delle ferrovie. Anche noi siamo clienti, ma forse le ferrovie non lo capiscono».
Non è la prima volta che a Piscina la protesta porta a un blocco della linea ferroviaria: il 28 novembre del 2005 si era verificato un caso analogo. Gli studenti si erano piazzati davanti al treno, erano arrivati i carabinieri che avevano identificato alcuni dei manifestanti e un rapporto era stato inviato il Procura con l’ipotesi di reato di blocco di un pubblico servizio, poi il caso era stato archiviato. Ieri gli studenti si sono subito spostati e non ci sarebbero quindi denunce in vista.

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