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Data di pubblicazione:16/11/2007
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Centenario GTT
Testo dell’articolo:Un tempo era «Alta Italia e Belga» Nata dal connubio tra due vecchie concessionarie di tram a cavalli Oggi è una delle aziende all’avanguardia entrata nel nuovo millennio con la metropolitana dei record

Un tempo il trasporto a Torino si chiamava Alta Italia e Belga, quest’ultima nata dal connubio tra due vecchie concessionarie di tram a cavalli. Cent’anni fa, tutto questo diventa l’atto di nascita del trasporto pubblico: primo ottobre 1907. Sono passati cent’anni, e oggi il trasporto pubblico a Torino è rappresentato dal Gruppo Torinese Trasporti. Il passato invece è denso di eventi, fatti e mutamenti. In un secolo di storia si trova l’interazione tra strategie imprenditoriali, innovazione tecnologica e organizzazione del lavoro, evoluzione dei mercati, relazioni e conflitti sociali. Agli albori, invece, c’è una decisione politica, anno 1906, quando il trasporto in città viene diviso tra la pubblica Atm e la Belga, ancora privata. Il primo ottobre 1907 il biglietto costa 10 centesimi. Di lire. E, pochi anni più tardi è la grande guerra a cementare la seconda rivoluzione: impegnati gli uomini sarà la manodopera femminile ad acquistare un’importanza strategica e sostituire di fatto la figura maschile dei bigliettai partiti per il fronte. Nel 1922 il Comune acquista dalla Belga - società privata che aveva gestito il trasporto pubblico dal 1871 - la rete, il materiale rotabile e gli immobili e ne affida la gestione all’Atm: il servizio dei trasporti è ora totalmente in mani pubbliche.
Nel 1942, viene istituito un servizio tranviario notturno, tra le mezzanotte e mezza e le 4,30. A guerra terminata, più della metà dei mezzi è completamente inutilizzabile e i depositi sono distrutti. Comincia la ricostruzione. E quando il traffico in città comincia a farsi soffocante, spunta l’idea di costruire una metropolitana, coronata poi nel 2006. Torino fa da apripista, anche nel 1977, quando, prima città in Italia, la figura del bigliettaio a bordo dei mezzi scompare. Di evoluzione in evoluzione, arriva la nuova rete dei trasporti cittadini definita "a griglia", la nascita di un nuovo deposito dedicato interamente agli autobus e l’introduzione del pantografo nella rete tranviaria. Fino al 2000, quando l’Atm si trasforma in Società per azioni e, tre anni dopo, nasce il Gruppo Torinese Trasporti, dalla fusione delle due storiche società Atm e Satti. Gtt si assume l’incarico di progettare, realizzare e gestire la prima linea automatica di metropolitana in Italia, attivata il 4 febbraio 2006 ed è, oggi, il terzo gruppo più grande in Italia che gestisce il trasporto pubblico: metropolitana, 80 linee automobilistiche e 8 linee tranviarie grazie a 1180 bus e 220 tram, presente in 220 comuni con 70 linee extraurbane e 2 linee ferroviarie date in concessione. Dietro l’angolo c’è il futuro. E se ne parlerà il 14 dicembre al teatro Vittoria di via Gramsci. Un appuntamento a più voci, aperto da Leopoldo Montanari , uno degli autori del volume Salvarsi dal traffico, che riassumerà le esperienze più interessanti e innovative realizzate in Europa, e introdurrà il sindaco Chiamparino e il ministro dei Trasporti Bianchi.

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