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Data di pubblicazione:18/11/2007
Fonte:La Stampa edizione di Imperia
Titolo dell’articolo:Trenitalia non parla italiano
Testo dell’articolo:Ore 8,40 di ieri. Un principio d’incendio al locomotore del treno regionale 11263 in arrivo a Taggia da Ventimiglia ha costretto i viaggiatori (una quarantina), fortunatamente illesi, a raggiungere a piedi la stazione. Nulla di nuovo: il traffico ferroviario è tornato per qualche ora nel caos. L’Intercity 657 Ventimiglia-Milano ha accumulato circa 90 minuti di ritardo, il regionale 6227 si è preso mezz’ora e altri 5 treni non hanno rispettato la tabella di marcia. Il regionale 6222, che alle 10,26 da Alassio avrebbe dovuto raggiungere Taggia, è stato «soppresso per soppressione materiale corrispondente». I poveri viaggiatori credevano di aver capito male, ma l’annuncio è stato ripetuto tale e quale a favore di anziani e di duri di comprendonio. Analizzando mentalmente la locuzione in burocratese (casomai un viaggiatore avesse dovuto chiedersi perchè il treno era stato soppresso) nessuno è riuscito a decifrare il messaggio. Rimane solo una riflessione: male i locomotori che si guastano sempre più facilmente (sabato 10 novembre l’Intercity 657 «è morto» ad Arquata Scrivia), male i frequenti ritardi, male tutti i disagi quotidiani per pendolari e ostinati viaggiatori su strada ferrata, malissimo se Trenitalia non si assume un preciso impegno: esprimere in italiano quelle poche informazioni che elargisce ai viaggiatori.

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