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Data di pubblicazione:18/11/2007
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Trenitalia: “Gli Intercity non si fermano perché Novi non ci interessa”
Testo dell’articolo:NOVI LIGURE - Novi non interessa alle Ferrovie. Dopo Trenitalia Cargo, che non ha inserito lo scalo di San Bovo fra i terminal da potenziare per la logistica, anche nel trasporto passeggeri la città resta esclusa dalle lunghe percorrenze. Ancora nel nuovo orario del 9 dicembre, Novi rimane senza fermate intercity, al contrario di Tortona. E’ stazione di fermata solo di treni regionali o interregionali, sulle tre direttrici per Genova, Milano e Torino. Da anni non esiste più un collegamento per Roma. Un declassamento di cui si è rammaricato il vice sindaco, Guido Trespoli, l’altra sera all’assemblea dei pendolari novesi in municipio. «Con il sindaco abbiamo scritto e incontrato dirigenti Fs e l’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, chiedendo maggiori collegamenti per la città, ma la risposta è stata: “Novi non ci interessa”. Intanto aumentano le tariffe senza che il servizio migliori». L’interessamento del Comune è stato apprezzato dall’Associazione pendolari novesi e in particolare dal suo presidente, Riccardo Leardi. Anche se non ha portato finora a risultati concreti, come l’interrogazione in parlamento dell’ex sindaco Mario Lovelli, che chiede di rivedere la detrazione fiscale sull’abbonamento. Dice Leardi: «47 euro contro i 500 spesi all’anno: una presa in giro». Alla riunione c’erano presenti anche tre funzionari di Trenitalia di Liguria e Piemonte, mancava quello della Lombardia e proprio i disservizi sulla Novi-Milano sono stati il tema più discusso. In un quadro complessivo di ritardi cronici ormai sui 5 minuti di tutti i convogli pendolari. «Peraltro i problemi che noi affrontiamo – dice Leardi – sono gli stessi in ogni parte d’Italia». La novese Giusy Tolino ha poi sottolineato sempre su Milano l’esistenza di un buco d’orario di oltre 4 ore, dalle 12 alle 16,30, e la mancata fermata a Lambrate del treno delle 18,15 da Milano che non è concessa: avviene, si giustificano da Trenitalia, per problemi di traffico. E il treno del mattino dei pendolari subisce un’interferenza da un Eurostar poco utilizzato. Si è lamentata inoltre una carenza di informazioni: «Novi non ha neppure un monitor per seguire l’andamento dei treni». La difesa di Fs: «Non ci sono i soldi, così è difficile garantire una qualità elevata».

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