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Data di pubblicazione:18/11/2007
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:Acqui Terme: stazione chiusa alle 20.30? Saltano anche i treni da Asti e l’assessore scende in campo
Testo dell’articolo:ACQUI TERME - Il Comune contro Trenitalia sugli orari della stazione ferroviaria. La prima mossa è dell’assessore Anna Leprato che si incontrerà i vertici dell’azienda statale e di Rfi per trovare una soluzione al problema della soppressione dei convogli in orario serale e conseguente chiusura dello scalo, oggi aperto fino alle 22,30. Una situazione che sta destando malumore in città. Bus al posto dei treni, questo il progetto di Trenitalia. E dopo quelli per Genova tocca ai collegamenti con Asti. La conferma viene dal presidente dell’Associazione pendolari dell’Acquese Alfio Zorzan, che ieri mattina ha partecipato ad una riunione a Torino dov’era presente anche l’assessore regionale ai trasporti Daniele Borioli: «E’ stata confermata la soppressione dei convogli in partenza da Asti alle 19,52 e arrivo ad Acqui alle 20,39 e del treno 4648 in partenza da Acqui alle 19,50 con arrivo ad Asti alle 20,46. Siamo fermamente contrari a tale soluzione che comporterà di fatto la chiusura della stazione aquese alle 20,30». Infatti si aggiunge alle decisione già comunicate per quanto riguarda la linea verso la Liguria. «Il provvedimento previsto da Trenitalia con il nuovo orario riguarda il treno 6172 in partenza da Genova Brignole alle 20,30 ed il treno 6175 che dovrebbe partire da Acqui, mentre invece è stato annunciato che partirà da Ovada alle 21,50 per arrivare a Brignole alle 22,58 - spiega l’assessore -. In pratica, la nostra stazione, verrà privata della partenza e dell’arrivo dei treni in orario serale». La stazione di Acqui ha una importanza strategica, visto che alla notte vi stazionano ben sette convogli ferroviari che rimarrebbero in balia di chiunque in assenza di un adeguata sorveglianza. Per quanto riguarda invece gli aspetti turistici la decisione penalizza anche le Terme di Acqui, che sono state scelte dalla Regione come capofila del sistema termale piemontese, in quanto, la Regione, crede profondamente nello sviluppo turistico e termale della città. «A questo punto non resta che ribadire la nostra ferma contrarietà alla chiusura della stazione ferroviaria a partire dalle ore 20,30 di sera».

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