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Data di pubblicazione:22/11/2007
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Centallo, stazione ancora senza sottopasso
Testo dell’articolo:CENTALLO - «Se continuerà questa fase di stallo mi sentirò libero di prendere altre iniziative più incisive a tutela degli utenti». Lo ha scritto il sindaco Antonio Panero alla direzione compartimentale di Rfi (Rete ferroviaria italiana) di Torino. La «fase di stallo» si riferisce ai lavori per la costruzione del sottopasso alla Stazione, primo lotto del raddoppio Cuneo-Fossano. I soldi ci sono da circa quattro anni e il progetto, pronto dal 2004, è stato presentato in Regione nel 2005, ma oggi è tutto fermo a causa di un muro di burocrazia. «L’anno scorso siamo arrivati quasi allo scontro con gli uffici regionali, perché la mancanza di un documento impediva di andare avanti - osserva Panero, che lavora per Rfi e si è trovato nella paradossale situazione di dover inviare, come sindaco, una lettera al proprio ufficio -. Ora che la Regione si è data da fare e ha approvato il progetto i problemi arrivano dalle Ferrovie. Come centallesi e cittadini italiani ci sentiamo presi in giro». Quella inviata nei giorni scorsi è la prima lettera che il sindaco scrive alle Ferrovie (l’hanno ricevuta per conoscenza anche il settore, la Regione e i sindaci del bacini d’utenza della tratta) per affrontare esclusivamente il «caso Stazione». Due le richieste. Prima: i tempi. Scrive il sindaco: «Sono ancora validi quelli indicati dall’assessore regionale ai trasporti (inizio entro il primo semestre del 2008. ndr.) su interrogazione rivolta dal consigliere regionale Dutto?». La seconda richiesta si riferisce alla «pericolosità della situazione attuale». «Sono previsti - chiede Panero - interventi temporanei per arginare il fenomeno dello scavalcamento della barriera sul marciapiede, diventato ormai quasi una prassi per gli studenti e non solo, con grandi rischi?». Al di là del problema della sicurezza nella lettera si parla di disagi per le fasce deboli: «Mamme con bambini, anziani e diversamente abili sono costretti ad aspettare il treno per Torino sul marciapiede, senza alcun riparo e sovente senza annunci tempestivi di ritardo». Cosa intenda per «iniziative più incisive», il sindaco non dice. «Aspettiamo di vedere quale sarà la risposta poi agiremo», puntualizza. «Intanto rivolgo l’ennesima chiamata a raccolta agli altri sindaci del bacino d’utenza della Stazione di Centallo. Facciamo sentire tutti insieme la nostra voce perché la gente non trascorra un altro inverno di pesanti disagi senza vedere un minimo di cambiamento». Usano la stazione di Centallo pendolari che provengono perlopiù da Tarantasca, Villafalletto, Busca, Caraglio e Cuneo per la zona di Madonna dell’Olmo.

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